Bellinzonese

Morto l'11enne caduto nel pozzo di Osogna

Troppo gravi le ferite riportate al capo dal ragazzino del Locarnese che aveva impattato contro le rocce da un'altezza di 6 metri

Ti-Press
11 luglio 2018
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Non ce l'ha fatta l'11enne vittima dell'infortunio avvenuto lunedì pomeriggio nel pozzone di Osogna, dov'è caduto sulle rocce da un'altezza di 6 metri mentre tentava di raggiungere il punto da cui tuffarsi in acqua. La Polizia cantonale comunica che è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Le lesioni, per le quali si era subito reso necessario il trasferimento in una struttura specializzata d'Oltralpe, riguardavano in particolare il capo. L'undicenne, come altre volte in precedenza, aveva raggiunto il luogo col padre e le due sorelle. Si tratta del primo incidente letale capitato a un bagnante nel pozzone di Osogna.

La tristezza del vicesindaco

La redazione era al telefono col vicesindaco di Riviera, Alberto Pellanda, quando la Polizia cantonale ha trasmesso stamane il comunicato stampa relativo al decesso del ragazzino. «Provo molto dolore per questa disgrazia capitata in uno dei luoghi più belli della nostra frazione», dichiara Pellanda esprimendo ai familiari il proprio sentimento di cordoglio: «Un luogo – aggiunge – nel quale si sono divertite generazioni di giovani del posto, me compreso, correndo inevitabilmente dei rischi. Chi più chi meno, più d'uno prima o poi si è visto confrontato con situazioni 'al limite'».

Il Municipio di Riviera lunedì era in seduta settimanale proprio quando è avvenuta la disgrazia. Quali ragionamenti avete fatto? «Abbiamo subito capito – risponde Pellanda – che la situazione era molto grave. Le riserveremo un'analisi approfondita durante una delle prossime sedute. Ora, secondo una mia valutazione personale, non ritengo tuttavia che occorra predisporre qui e in altri pozzi misure di prevenzione particolari, come ad esempio la presenza di sorveglianti. Perché allora bisognerebbe estendere tali misure a molti altri luoghi simili sparsi in Ticino. Credo che più di tutto valgano da una parte l'opera di sensibilizzazione e prevenzione avviata sul piano cantonale in questi ultimi anni, dall'altra il buon senso dei bagnanti».

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