Bellinzonese

Superare traumi e limiti

A Bellinzona una serata con Paolo De Vizzi, disabile campione mondiale di permanenza subacquea con le bombole

16 gennaio 2018
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Paolo De Vizzi vive a Manduria, in Puglia, un comune in provincia di Taranto che si affaccia sul mare. In quelle acque s’immerge e ritrova quella dimensione di pace e libertà, che gli regala un benessere unico e la forza di superare il trauma di un incidente che, più di vent’anni fa, lo ha semiparalizzato. Una voglia di lottare e di superare i propri limiti che, nel profondo di quelle acque, lo ha spinto a registrare dei record mondiali di permanenza subacquea con le bombole. Il 43enne pugliese condividerà la sua esperienza giovedì 25 gennaio, alle 20.15, nella sala conferenze del Centro gioventù e sport di Bellinzona, nell’ambito di una serata organizzata dal Gruppo sportivo integrato del Bellinzonese (Gsib). Oltre a lui, esperti del settore affronteranno il tema del ruolo del volontario come supporto in situazioni riabilitative posttraumatiche e nei casi di malattie neurologico-psichiatriche. Verrà illustrata l’importanza dello sport nella riabilitazione postraumatica e in caso di malattie neurologiche, psichiatriche e burnout. Per ragioni organizzative gli interessati sono pregati di iscriversi al più presto per e-mail a info@gsib-bellinzonese.ch o allo 076 572 05 67.

Dove la libertà è colorata di blu

Uno dei momenti di grande interesse dell’evento sarà indubbiamente la testimonianza di Paolo De Vizzi. Lo sportivo disabile ha registrato il suo ultimo record nel settembre 2016, quando è riuscito a rimanere sott’acqua per 51 ore e 56 minuti a 10 metri. È stato il primo uomo al mondo a farlo e con la sua impresa è riuscito a battere il primato di un sub normodotato egiziano. «Perché lo faccio? Sono in molti a chiedermelo, tanti non capiscono e mi criticano – ci spiega lo sportivo –. Io lo faccio per me stesso e per scoprire i limiti che il mio corpo riesce a raggiungere». A spingerlo a superarsi c’è poi anche la passione per il mare: «Mi piace molto stare sott’acqua e scendere in profondità mi dà emozioni fortissime, laggiù c’è un mondo paradisiaco, fatto di colori, silenzio, pace ma tanta vita». La sensazione di benessere non si limita a questo, De Vizzi spiega che in acqua il suo corpo, soprattutto gli arti inferiori, non risentono più della rigidità neurologica. Per le difficoltà dell’impresa il record ha avuto risonanza internazionale; all’evento hanno partecipato 70 sub e 10 assistenti non sub, uno psicologo, un medico iperbarico, due fisioterapisti sub, medici e paramedici. Durante il record sono state consumate 332 bombole e De Vizzi si è alimentato con cibo liquido, cioccolata calda, tè e integratori di sali minerali, assunti con speciali sacche. Un altro primato raggiunto dal 43enne è stato registrato nel giugno 2011, quando in un’immersione è riuscito a raggiungere 62 metri e 30 centimetri di profondità, stabilendo così un primato per persone con disabilità. A questo successo ne sono seguiti altri, il record di permanenza di 20 ore, poi di 32, fino a quello assoluto di più di 51. Sott’acqua lo sportivo fa un po’ di tutto, gioca a dama con i suoi assistenti (con pedine e tavolo da gioco in marmo), mangia, dorme e si diverte sui fondali con lo scooter subacqueo. De Vizzi a 22 anni è stato vittima di un incidente causato da un pirata della strada. Il giovane aveva riportato una lesione midollare che lo aveva paralizzato dal collo in giù; dopo quell’incidente voleva farla finita, ma poi riuscì a recuperare l’uso delle gambe. Ora cammina con un bastone e guarda con fiducia al futuro e... al prossimo record.

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