Bellinzonese

L'Ostello dei Capuccini conferma di aver negato ospitalità a Bosia Mirra: teneteci fuori dalla politica

(Pablo Gianinazzi)
11 dicembre 2017
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Replica dei frati dopo l'articolo di oggi pubblicato dalla Regione che ha rivelato come il Convento abbia negato l'ospitalità a Lisa Bosia Mirra. Ecco la ricostruzione dei frati contenuta in un comunicato stampa. “Tempo fa, forse un mese o poco più – il Guardiano (Superiore) del Convento di Faido, nonché Direttore dell’Ostello dei Cappuccini, riceveva una telefonata dall’Autorità comunale, che chiedeva la disponibilità dell’Ostello ad ospitare i partecipanti alla marcia per i Diritti umani con la partecipazione di una nota gran consigliera già finita alla sbarra e condannata per aver introdotto illegalmente un certo numero di “migranti clandestini” sul territorio ticinese. Fra’ Edy superiore del convento, ha subito chiarito la sua posizione personale, condivisa dalla comunità residente a Faido. La decisione di non ospitare l’evento è stata dettata dalla volontà ben chiara di non prendere parte a manifestazioni che possano avere anche connotazioni politico-partitiche, come sembrerebbero dimostrare le reazioni odierne sui Media (soprattutto quelli in rete)”.

Ma non è tutto. “Inoltre – prosegue il Convento –  pur riconoscendo il delicato problema umanitario della migrazione, l’importanza del rispetto dei Diritti umani, si ritiene che a volte l’ambito “migranti” funga da vetrina per politici, religiosi ed ecclesiastici di tutti i tipi. Senza dimenticare gli approfittatori che appaiono o vogliono fungere da generosi ospitanti. I frati di Faido preferiscono aiutare nel silenzio e nella discrezione evangelica: “Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” (Evangelo secondo Matteo, cap. 6, v. 3). La politica nel senso di appartenenza partitica o di area, proprio non c’entra. Pensando alla ricompensa di cui parla il Vangelo oggi manteniamo un certo distacco rispetto alla marea di espressioni di sostegno, come pure di qualche disappunto. Ringraziamo comunque gli uni e gli altri per aver espresso la loro posizione”. Proseguono i frati:  “Una cosa è certa in Ticino, c’è un certo malcontento in merito a taluni argomenti e a qualche desiderio di protagonismo personale.  Un episodio come questo lo dimostra assai bene. Da parte nostra riconosciamo in sé un errore di valutazione: abbiamo sopravalutato la portata dell’avvenimento. Il passaggio si è limitato al cammino di uno sparuto gruppetto di persone. La fermata a Faido non ha affatto suscitato grandi entusiasmi tra la gente. Anzi si è vista soltanto una bandierina infilata senza autorizzazione alcuna (da parte del Consiglio Parrocchiale) in uno degli appositi supporti sul portale della chiesa parrocchiale di S. Andrea: invadenza? Provocazione? , ... poco importa infine.  Ci auguriamo   che gli ospiti si siano trovati bene pranzando in casa parrocchiale...” - chiosano i frati, concludendo il comunicato stampa a firma di P. Edy Rossi-Pedruzzi OFM Cap. Guardiano del convento.

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