
Un crollo monitorato che non ha messo in pericolo nessuno. Così Flavio Giannini, titolare della Giannini Graniti di Lodrino, spiega da noi contattato la caduta di 1’500 metri cubi di roccia avvenuta mercoledì scorso in mattinata nella cava di estrazione del granito. Una notizia riferita ieri dal ‘Mattino’. Non si è trattato però di un crollo inaspettato, come si potrebbe intendere leggendo il domenicale. Il titolare spiega infatti alla ‘Regione’ che la parete rocciosa viene monitorata da una ditta esperta di rilevazioni tecniche di questo genere. «Era tutto calcolato. Avevamo costruito un bacino di contenimento che mercoledì è stato riempito solo in parte – sottolinea Giannini –. Nell’ambito del monitoraggio, se si fosse reso necessario avremmo proceduto a effettuare un brillamento». La roccia si è invece staccata da sola e nessuno si trovava nelle vicinanze. «Lavoriamo sempre in sicurezza e mai dove ci sono dei rischi. Proprio per questo non avremmo mai fatto lavorare nessuno lì sotto», aggiunge Giannini, assicurando che nessun dipendente è stato in pericolo.