
È ricomparsa in mattinata al Ministero pubblico la funzionaria responsabile al Dipartimento sanità e socialità del Servizio richiedenti l'asilo scagionata penalmente nei giorni scorsi dall'ipotesi di accettazione di vantaggi, in relazione alle due cene offerte nell'ottobre 2014 dal direttore operativo della Argo 1 a lei e al suo compagno Fiorenzo Dadò, allora capogruppo e oggi presidente del Ppd, durante un loro soggiorno a Bormio. La procuratrice capo Fiorenza Bergomi l’ha interrogata come persona informata sui fatti, ha riferito la Rsi: questa volta le domande riguardavano l'attività condotta dalla ditta di sicurezza. Il legale della donna, l’avvocata Michela Pedroli, si è limitata a confermare alla Rsi la notizia dell’avvenuto interrogatorio, durato circa un’ora e mezza. Da nostre informazione, la posizione dal profilo penale della funzionaria, raggiunta di recente da un decreto d'abbandono, non è cambiata. Resta invece sotto inchiesta amministrativa, inchiesta disposta dal Consiglio di Stato.