Bellinzonese

Bellinzona: presto cantiere per appartamenti a misura d'anziano Adelina, contributo di 300mila franchi

(Samuel Golay)
15 giugno 2017
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Assemblea generale ieri sera in città dell’Associazione Bellinzonese per l’assistenza e cura a domicilio Abad. Per l’ennesimo anno consecutivo il presidente Felice Zanetti ha avuto il piacere di confermare i risultati positivi raggiunti nell'anno trascorso che fanno segnare  un incremento dell’attività (+ 3.15 per cento), portando il numero di ore erogate direttamente all’utenza a poco meno di 98'000 unità. Anche in termini finanziari il risultato – si legge in una nota dell'associazione – è stato più che positivo, "ciò che contribuisce a dare ad Abad i mezzi necessari per sviluppare nuove prestazioni a favore dell’utenza più anziana", come il citato progetto promosso dalla Fondazione Adelina di Monte Carasso, che a breve inizierà i lavori di edificazione di una residenza di 12 appartamenti con custode sociale, che vede il Servizio collaborare con Pro Senectute. L'associazione, la quale si impegna per il mantenimento a domicilio degli anziani, ha deciso di sostenere con un contributo di 300mila franchi la realizzazione di questa "importante struttura". All'unanimità i delegati comunali hanno approvato la proposta del Comitato.

Durante la serata il direttore Roberto Mora e la coordinatrice del settore Genitore-bambino, signora Simonetta Svaluto-Ferro hanno presentato l’opuscolo 'L’Unione fa la forza' da loro promosso e realizzato. Lo scopo è di permettere ai genitori di reperire più facilmente le informazioni utili e ai professionisti di avere una visione di insieme aggiornata per favorire il lavoro di rete attraverso una migliore conoscenza reciproca. Chi fosse interessato ad averne delle copie gratuite, può contattare il servizio allo 091 850 40 80.

Il direttore Mora ha infine illustrato un innovativo progetto realizzato grazie all’impiego di giovani che svolgono il servizio civile presso l'Associazione (al momento attuale sono quattro) allo scopo di sostenere il personale operativo negli interventi che richiedono più di un collaboratore e per offrire la possibilità agli utenti e ai loro familiari di beneficiare della loro presenza per qualche ora la settimana per compagnia, accompagnamento fuori casa o altre attività che mirano a ridurre la solitudine e l’isolamento sociale.

Per i responsabili di Abad l’orizzonte non è tuttavia privo di nubi. A preoccupare in particolare è l’evoluzione incontrollata e poco regolamentata che il settore delle cure domiciliari sta conoscendo da qualche anno a questa parte. Il proliferare di nuovi servizi commerciali di per sé – si dice – "non costituirebbe un problema, ritenuto che l’invecchiamento della popolazione e il rispettivo aumento dei bisogni non farà che aumentare in futuro; preoccupano per contro l’assenza di una chiara politica a livello cantonale con uguali regole applicabili da tutti i servizi, se si vuol garantire la massima qualità delle prestazioni erogate e delle corrette condizioni di impiego per il personale che vi opera".