
Giada, giovane ragazza di Calonico, ha perso la vita mentre percorreva la strada cantonale che da sud porta verso il centro di Faido. Dopo aver perso il controllo dell'auto, un salto di tre metri le è costato la vita.
Domiciliata con i genitori nella vicina frazione di Calonico, nella media Leventina, Giada Bosio aveva intrapreso una formazione di disegnatrice del genio civile e intendeva proseguire gli studi in ambito universitario. «Il suo sogno era diventare ingegnere civile», spiega il padre Angelo, impiegato alla Cooperativa elettrica di Faido.
«Una ragazza solare, disponibile, benvoluta da tutti e anche molto determinata», continua: «Recentemente aveva conseguito l’attestato federale di capacità con la seconda miglior media. Ed era euforica per essere riuscita a trovare da sola un nuovo impiego a Zurigo», dove si sarebbe recata oggi per il colloquio dedicato ai dettagli dell’assunzione.
In passato, per 8 anni, ha praticato ginnastica ritmica con la Sfg di Biasca raggiungendo il terzo posto ai Campionati ticinesi e conseguendo il titolo cantonale a squadre. La tragedia «ha colpito una famiglia molto unita», sottolinea ancora il padre di Giada, noto anche per essere uno dei rappresentanti della frazione di Calonico in seno al Comune di Faido dopo l’aggregazione.
L’auto su cui viaggiava la figlia le era stata regalata dalla nonna, un dono che consentiva alla giovane di muoversi con più facilità per i vari bisogni. Ieri, terminata la pausa pranzo a casa, si stava recando al lavoro, in uno studio d’ingegneria della zona dove aveva da poco iniziato un breve stage. Il padre stava percorrendo la medesima strada a bordo di un’auto che seguiva quella della figlia a un centinaio di metri. Dopo lo schianto si è subito prodigato per soccorrerla, ma ha potuto solo salutarla nell’ultimo tragico istante.
Ai familiari e amici di Giada Bosio ‘laRegione’ esprime il proprio sentimento di cordoglio.