Bellinzonese

Serravalle, sostegno al progetto Germanionico

(Benedetto Galli)
18 maggio 2016
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Il Consiglio di Stato ha stanziato un importante sussidio cantonale, di 295mila franchi, a favore della Fondazione per la difesa e la valorizzazione del nucleo di Germanionico, situato in Val Malvaglia nel Comune di Serravalle. Il Governo conferma così il sostegno a un’iniziativa volta alla conservazione, alla valorizzazione e al recupero di un importante complesso, ancora intatto nella sua sostanza storica e architettonica e per il quale è in fase di consolidamento una procedura di tutela cantonale.

Il complesso di Germanionico è situato a 1470 msm in Valle Malvaglia ed è considerato un insediamento d'importanza nazionale dall'Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (Isos). Situato tra due sorgenti che scorrono a pochi passi dalle costruzioni, il complesso è costituito da 17 stabili (abitazioni, stalle e fienili), per lo più in legno, con la tipica e arcaica struttura a castello appoggiata a uno zoccolo in pietrame, taluni dei quali risalenti al XVI/XVII secolo e conservati negli anni senza sostanziali modifiche. Per secoli è stato abitato da contadini, residenti anche stabilmente, che si dedicavano alla coltivazione (specialmente patate e segale) e all'allevamento (bovini, capre e pecore). Dopo la seconda guerra mondiale, in particolare sotto l'impulso dei lavori idroelettrici e la costruzione della diga in Val Malvaglia e con l'invecchiamento della popolazione, si è registrato un continuo ed inesorabile spopolamento del villaggio con il conseguente progressivo abbandono degli stabili. L’ultimo abitante, scomparso recentemente, è stato Luigi Scossa Baggi, detto Gino dei Fadarich, tra i promotori e presidente della Fondazione che ha lo scopo di salvaguardare Germanionico.

La Fondazione, d’intesa con il Cantone, intende risanare e restituire alla comunità i differenti stabili, cercando di conservare e diffondere le conoscenze tecniche, architettoniche e di vita concretamente attestate da questo particolare insediamento, ripristinando nel contempo un minimo di attività agricola e una frequentazione rispettosa del carattere unico del sito.

Il concetto d’intervento prevede quindi il mantenimento e il restauro conservativo dei differenti edifici, a partire da quelli particolarmente a rischio; il credito stanziato permetterà la messa in opera di una prima tappa con l'esecuzione delle opere preliminari (rilievi, lavori urgenti di mantenimento delle strutture, analisi dendrocronologiche, progettazione) e la realizzazione degli interventi su una prima serie di 7 dei 17 edifici.

I lavori saranno eseguiti sotto la vigilanza dell'Ufficio cantonale dei beni culturali del Dipartimento del territorio e della relativa Commissione. L’inizio dei lavori è previsto nel corso del 2016.