Mondiali di hockey

La strana storia di Fabio Hofer

Per il nuovo austriaco dell'Ambrì l'ottenimento della licenza svizzera è stata una peripezia: "La prima volta che mi venne rifiutata".

11 maggio 2018
|

Fabio Hofer è la nuova scommessa austriaca di Paolo Duca. Il 27enne, ormai ex giocatore del Linz, è al primo Mondiale nella massima divisione. «Sin qui è l’apice della mia carriera, ma per ora non sono soddisfatto. Voglio fare di più a livello personale e spero di fornire prestazioni di livello maggiore nei prossimi giorni» racconta la piccola ala la quale non vede l’ora d’iniziare la sua avventura in Ticino. «Sarà un onore poter militare in uno dei migliori campionati europei. Ho sempre seguito da vicino la vostra Lega e sono felice di aver coronato un sogno».

Spesso gli austriaci più talentuosi con licenza svizzera arrivano in giovanissima età nella National League, basti pensare a Ulmer, Herburger, Obrist e Zwerger. Hofer invece non ha potuto farlo prima, semplicemente perchè quella licenza non la possedeva ancora. «L'ho ricevuta solamente lo scorso mese di novembre, meglio tardi che mai. Avevo giocato 5 anni a livello giovanile sul suolo elvetico e quindi adempivo alle condizioni per poter ricevere la licenza svizzera, ma quando la chiesi la prima volta mi venne rifiutata. I responsabili della Federazione elvetica non mi diedero motivazioni, ma credo di sapere quale fu il mio errore: la domandai personalmente al posto di incaricare qualche agente o qualche club. Presumo che per i dirigenti svizzeri una richiesta inoltrata da un giovane qualunque non fosse di rilevante importanza e quindi non diedero troppo peso alla mia richiesta e la rifiutarono». Una storia davvero singolare.

Cosa si possono aspettare i fan biancoblù da Fabio? Sono veloce, cerco sempre di andare davanti alla porta dove il disco fa male alla ricerca di rebound. Zwerger? Ha avuto un ruolo assai importante nella mia decisione: ho parlato spesso con Dominic e mi ha detto solo cose positive in merito all'Ambri. Decisivo è stato però soprattutto il contatto avuto con il direttore sportivo Paolo Duca. Abbiamo avuto lunghe discussioni e ho sentito di avere la sua fiducia». Hofer, il cui sguardo ricorda vagamente quello del bianconero Maxim Lapierre, ha la mamma italiana. «È originaria di Bergamo, lei parla italiano, ma purtroppo non me lo ha mai insegnato. Il mio obiettivo è di impararlo in fretta». Il numero 23, che come hobby ha il calcio, il tennis e le vacanze in riva al mare, conosce ancora poco del Ticino. «Quand'ero bambino ci transitavamo spesso con la famiglia per andare a Como e a Bergamo a trovare i nonni, i quali purtroppo sono ora deceduti. Conoscerò dunque il vostro cantone a fondo solo quando arriverò per iniziare la nuova avventura, ovvero molto presto. Dopo i Mondiali farò al massimo due settimane di vacanze, poi mi trasferirò ad Ambrì e inizierò gli allenamenti».

L'opinione di un giornalista austriaco: "Sono convinto! Hofer saprà imporsi pure in Svizzera"

Martin Quendler, giornalista austriaco della «Kleine Zeitung», un quotidiano di Graz, segue la Ebel e l’hockey austriaco molto da vicino. Il collega conosce molto bene Fabio Hofer e ci dà le sue impressioni legate alle qualità del giocatore e al suo trasferimento ad Ambrì. «Fabio è un giocatore molto veloce e tecnico. Nelle ultime 2-3 stagioni ha fatto enormi progressi, a Linz (nel campionato appena trascorso ha segnato 27 reti e fornito 41 assist in 66 partite) era diventato uno dei leader e giocava con gli stranieri. Ormai è anche un punto fermo della nostra Nazionale. A livello tecnico penso che potrà giocare senza problemi in Svizzera. Avrà bisogno di un piccolo periodo di adattamento alla nuova realtà, visto che da voi tutto va più veloce, ma sono convinto che saprà imporsi relativamente presto. Questo trasferimento inoltre gli permetterà di migliorare ulteriormente, sono certo che non ha ancora raggiunto il massimo del suo potenziale». Nessun dubbio, dunque? «L’unico è legato al suo fisico (170 cm x 75 Kg): potrebbe rappresentare un problema in Svizzera. Se avesse qualche centimetro in più probabilmente avrebbe fatto una carriera ancora migliore».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔