
Lutto nel mondo della cultura francese. Si è infatti spento stanotte, all'età di 92 anni, lo scrittore Jean d'Ormesson. Aristocratico, giornalista, editorialista e ormai considerato “Immortale”, Jean d’Ormesson è stato definito da Le Monde un “fenomeno francese”. Nato nel lontano 1925, incarnava alla perfezione i valori della civiltà aristocratica del passato uniti a quelli democratici e repubblicani del presente. Alto funzionario della commissione culturale dell’Unesco, in seguito direttore di Le Figaro, il giornale della destra, d’Ormesson aveva ottenuto diversi prestigiosi riconoscimenti letterari. Nella sua lunga carriera è stato pure redattore di Diogène, la esoterica rivista di Roger Caillois; entra a far parte del mitico comitato di lettura della casa editrice Gallimard. Nel 1972 il suo primo grande romanzo ambientato al tempo dell’imperatore ostrogoto Teodorico, intitolato “La gloria dell’impero”. L’Académie française lo accoglie tra i 40 Immortali. Ma è “A Dio piacendo”, un romanzo che ha come tema il cammino della storia attraverso le vicende di tre generazioni di una famiglia molto simile alla sua, che fa di lui il campione della tradizione narrativa di stampo classico, lo scrittore francese per eccellenza. Profondo conoscitore dell'Italia e della storia italiana, aveva soggiornato a lungo a Venezia.