
Insalata, zucchine, fragole coltivate in salotto o in cantina tutto l’anno... senza terra, senza pesticidi come fanno gli astronauti della Nasa ma usando la coltivazione idroponica: basta un seme e la pianta cresce dentro l’acqua, dove riceve i suoi nutrienti. Ma la vera novità è il giardiniere presente 24 ore su 24: un software (una scatola intelligente) che regola temperatura dell'acqua, ph, luce, nutrienti... adeguandosi al tipo di ortaggio, di frutto o di coltivazione. In 10 metri quadri si possono coltivare ortaggi per una famiglia di 5 persone. E tutto si può gestire anche dalle vacanze alle Maldive tramite il cellulare. «Da quest’estate mangio insalata idroponica cresciuta nella mia cantina, a chilometro zero, non devo neppure lavarla ed è senza pesticidi», spiega Rolf Endriss. L’economista e altre 5 specialisti riuniti sotto il marchio Swissponic lavorano da tre anni alla start-up innovativa, una risposta alle coltivazioni dove mancano zone verdi. Come in Cina, dove è germogliata l’idea nella testa dell’ingegnere elettronico Patrick Rota (Ceo di Swissponic) quando ha immaginato fattorie urbane in padiglioni in città. Il team del Bellinzonese conta una biologa, due ingegneri (uno elettronico e l’altro informatico) e un designer industriale. «Dietro questo progetto ci sono tante ore libere, tanti risparmi investiti, tanta tecnologia e know-how. Ora stiamo facendo una seconda fase di test, pensiamo di commercializzare il prodotto nel 2018», spiega Endriss. L’ostacolo maggiore sono i fondi: «C’è tanto interesse, ci hanno già contattati da Sudafrica, India e Russia, ma fatichiamo a trovare un investitore. È davvero dura. Realtà simili in altri Paesi, soprattutto al Nord, trovano più facilmente fondi. All’inizio serve un sostegno per fare test, prototipi, consulenze legali, di marketing... Non vogliamo diventare milionari, il nostro obiettivo è dare un contributo all'alimentazione sostenibile e creare una realtà aziendale innovativa in Ticino con posti di lavoro». La start-up è nel programma di accelerazione cantonale di Usi e Supsi. Intanto c’è già un’idea di prezzo: coltivare una decina di insalate in casa costerebbe meno di un franco a cespo.