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Christian Vitta: ‘Pronti a mediare i conflitti sociali’

(Gabriele Putzu)
11 ottobre 2017
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«Con l'applicazione dell'articolo costituzionale federale 121a [quello approvato dal popolo svizzero, contro l'immigrazione di massa, ndr] siamo obbligati a collaborare. Ecco, quanto fatto sin qui va già in questa direzione». Christian Vitta, consigliere di Stato e direttore del Dipartimento finanze ed economia (Dfe), ha presentato questa mattina il bilancio del primo pacchetto di misure dedicate al mercato del lavoro per potenziare l'occupazione residente e combattere gli abusi. Il giudizio è favorevole, anche perché lo Stato deve soprattutto «svolgere un'attività di informazione e sensibilizazzione senza entrare nelle dinamiche contrattuali proprie dei partner sociali». Ciò detto, però, Vitta ha espresso la volontà di potenziare il ruolo dell'Ufficio cantonale di conciliazione, da lui presieduto, e a questo proposito «siamo pronti a svolgere un ruolo di mediazione là dove si può risolvere un conflitto fra partner aziendali». E molto si potrà fare, in futuro, nell'applicazione del salario minimo voluto dal popolo ticinese e a breve progetto governativo: il relativo messaggio verrà presentato dopo le vacanze scolastiche autunnali, ha promesso il direttore del Dfe.

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