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Aviazione: il dopo 'Tiger' in vetrina a Sion (Foto)

PC7 Team
(Luca Berti)
4 ottobre 2017
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Decine di migliaia di occhi incollati, per ore, al cielo. Almeno 51mila all’interno del perimetro dell’aeroporto di Sion, ai quali vanno aggiunti diverse migliaia all’esterno. L’evento aviatorio ha richiamato, sull’arco delle tre giornate, un pubblico di appassionati davvero numeroso. Premiando così il lavoro della macchina organizzativa del Breitling Sion Air Show.

Grazie ad un meteo favorevole, lo spettacolo, a Sion, è stato totale. Merito soprattutto degli “invitati”: dalle affascinanti ed eleganti Frecce Tricolori (la Pattuglia acrobatica nazionale italiana) alle adrenaliniche esibizioni dell’F-16 belga e del Mirage (manovre e passaggi sull’asse pista che hanno lasciato tutti gli spettatori a bocca aperta); dalla sfida “tutta muscoli”, virate a colpi di “G”, accelerazioni fuori dal comune e impennate in verticale dei tre caccia in gara per rimpiazzare il vecchio F-5 Tiger delle nostre Forze Aeree (l’europeo Eurofighter, il francese Rafale e lo svedese Saab Gripen), agli elicotteri, passando per i silenziosissimi alianti, i chiassosi vecchi “gioielli” della Seconda guerra mondiale, l’intramontabile DC-3.

E, poi, ancora, modellisti, paracadutisti, simulatori di volo, il rivoluzionario “flyboard” (sorta di monopattino volante sul quale il francese Franky Zapata ha scorrazzato, a qualche decina di metri d’altezza, lungo tutta la pista). Una meraviglia anche per i fotografi, pronti a catturare ogni istante di volo dei soggetti impegnati in esibizioni. Insomma ce n’era davvero per tutti i gusti.

Il lavoro, per la mole di volontari all’opera negli stand (un migliaio), nei capannoni e sulla pista è stato incessante. Come pure per i responsabili della comunicazione delle varie aziende del settore aeronautico che hanno potuto approfittare dell’evento per informare la potenziale clientela della propria offerta.

Il ricco piatto di ingredienti ha dunque richiamato spettatori e curiosi da ogni angolo della Svizzera e anche dalla vicina Italia. Tra loro pure i fedelissimi delle varie pattuglie acrobatiche (in prima fila, ovviamente, la Patrouille Suisse e il PC-7 Team). In un’area geografica come quella vallesana, che vanta grande passione per ciò che vola, particolare attenzione è stata posta alla sicurezza.

Nessun incidente ha turbato la tre giorni dedicata all’aviazione (militare e civile), grazie anche all’attenta pianificazione messa in atto. Soddisfatto dello spettacolo Jean-Yves Bonvin, presidente del comitato organizzatore. Il più imponente e importante Air Show della Svizzera, non da ultimo, chiude i battenti con introiti che coprono le ingenti spese sostenute. Appuntamento al 2021.

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