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Allerte meteo, che caos! E a furia di gridare 'al lupo, al lupo'...

(©Ti-Press/Samuel Golay)
2 settembre 2017
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“Un bubbolìo lontano...”. Così attaccava Pascoli la sua ‘Temporale’, dando parola all’aria che cambia colore prima di fulmini e pioggia. Il poeta rimarrebbe interdetto nel sapere che oggi internet, smartphone e ‘app’ hanno sostituito quel “sentire la natura” con notifiche di ogni genere. Complice la tecnologia a portata di dita, le allerte per il maltempo finiscono per riportarci lo sguardo puntato su uno schermo, anziché fuori dalla finestra. Ancora una volta. Sempre di più. Perché il mercato è libero anche sul fronte meteorologico e chiunque lo desidera può tentare di farsi spazio. Così i siti che offrono previsioni si moltiplicano, gli avvisi pure. «La situazione in effetti è un po’ caotica – commenta Marco Gaia, responsabile della sede di MeteoSvizzera a Locarno Monti –. In...