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Serpenti, ecco come distinguere quelli velenosi in Ticino: il segreto è la pupilla 

(Karch)
11 agosto 2017
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La fobia dei serpenti è atavica e molte persone ne sono terrorizzate. Nella tradizione occidentale sono addirittura simbolo del demonio. Questi rettili striscianti sono tornati sotto i riflettori quando questo fine settimana due uomini hanno manifestato reazioni allergiche perché morsi da serpenti. I fatti sono avvenuti in Val Bedretto e Val Chironico, dove è intervenuta la Rega. Fortunatamente questi episodi hanno avuto un lieto fine. Ma quanto sono pericolosi i serpenti sul territorio? «In Svizzera ci sono otto specie di serpenti, solo in Ticino ne abbiamo sette. Ciò testimonia una biodiversità molto alta. Di quelle presenti nel cantone, solo due solo velenose, ossia la vipera comune (Vipera aspis) e il marasso (Vipera berus)», spiega alla ‘Regione’ il biologo e responsabile regionale del Centro di coordinamento per la protezione degli anfibi e dei rettili in Svizzera (Karch) Marco Nembrini. Se si viene morsi c’è un grosso rischio per la salute? «Ogni anno morsicano qualcuno, ma con i progressi della medicina non c’è più un pericolo mortale. L’ultimo episodio risultato fatale si è infatti verificato nel lontano 1961. Se si viene morsicati da uno di questi serpenti velenosi si ha tutto il tempo di recarsi in Pronto soccorso o di chiamare la Rega». Come comportarsi se si incontra una vipera? «Normalmente i serpenti non attaccano gli esseri umani – rammenta Nembrini – perché non sono una preda naturale. Per allontanare un serpente è sufficiente battere i piedi per terra, creando delle vibrazioni sul terreno. Ricordiamo che i serpenti sono sordi, non hanno i timpani e percepiscono i rumori esterni dalle vibrazioni del suolo». La maggior parte delle persone non è in grado di riconoscere la pericolosità di un serpente, ma alle nostre latitudini esiste un segno caratteristico, la forma della pupilla. «Quella delle specie non velenose è rotonda, come negli esseri umani, mentre i serpenti velenosi hanno la pupilla verticale, come nei gatti».

I serpenti sono sordi, si possono allontanare creando vibrazioni battendo i piedi per terra

Ci sono anche altri caratteri come la morfologia e la colorazione, però non è così facile identificare questi aspetti, perché spesso ci sono specie non velenose che hanno dei colori che assomigliano a quelli delle vipere. Per esempio, la natrice tassellata o tessellata (Natrix tessellata): si tratta di una biscia semiacquatica, che si può incontrare sul lago Ceresio e sul Verbano, ma anche sulle rive dei fiumi. Possiede dei tasselli sul dorso che richiamano la colorazione della vipera. Spesso queste specie sono confuse dalle persone e vengono uccise». Ricordiamo che tutte le specie di serpenti sono protette a livello federale, quindi la loro uccisione o cattura è vietata. Infatti, necessitano di una protezione perché sono in declino. Esiste una località dove ci sono più serpenti? «Si spostano sul territorio e la maggior parte degli avvistamenti sono casuali. A dipendenza delle specie – precisa il biologo – ci sono degli habitat privilegiati. Per esempio le bisce semiacquatiche – Natrice tassellata e Natrice dal collare – vivono prevalentemente accanto a corsi d’acqua. Il Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus), detto anche Saettone, si trova un po’ dappertutto perché è una specie detta ubiquista. Proprio in questo periodo a Rancate tale biscia è stata avvistata più volte, ma non c’è da aver paura dato che si tratta di una specie innocua.

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