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Meno uffici postali rischiano la chiusura: buone notizie dall'incontro con il governo ticinese

31 maggio 2017
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Il numero di uffici postali presenti in Ticino che saranno garantiti almeno fino al 2020 è più elevato rispetto a quanto inizialmente previsto dalla Posta. È quanto scaturito da un incontro avvenuto stamane a Bellinzona tra Consiglio di Stato ticinese al completo e una delegazione Direzione della Posta svizzera. Per il momento si parla di un "aumento significativo rispetto alla prima ipotesi" ma il numero esatto di uffici postali che non chiuderanno i battenti sarà comunicato dalla Posta nelle prossime settimane. È stato inoltre anticipato che il Consiglio d’Amministrazione ha deciso importanti investimenti in Ticino per nuove infrastrutture e servizi.

In un comunicato stampa il Consiglio di Stato spiega di aver ha preso atto favorevolmente dei nuovi contenuti della strategia, sulla quale fornirà una presa di posizione definitiva nei prossimi giorni. La riunione odierna fa seguito a un primo incontro organizzato nel dicembre 2016, viene ricordato, e ha consentito di approfondire la discussione sul futuro della rete postale in Ticino, con particolare riferimento alla strategia dell’azienda sino al 2020.

I rappresentanti della Posta, che in Ticino impiega circa 1'800 persone, hanno affermato di avere analizzato accuratamente in questi mesi i riscontri con la popolazione, la politica e l’economia svizzera e di aver già attuato le prime novità, rispondendo con soluzioni puntuali all’esigenza di miglioramenti nel settore dei versamenti in contanti, nel recapito nelle aree rurali e nell’offerta nelle località con le agenzie postali.

I Comuni, ricorda il CdS, rimangono per legge gli interlocutori principali della Posta  nell’ambito della valutazione di possibili alternative per l’offerta postale. L'azienda ha spiegato al governo che continuerà a impegnarsi nel dialogo con queste autorità con l’obiettivo di evitare chiusure di uffici postali senza proporre alternative idonee e procederà assumendosi la propria responsabilità sociale, ricercando soluzioni adeguate per il personale.

In Svizzera 202 uffici postali a rischio

In base alle intenzioni riferite dalla Posta nelle scorse settimane, l’ats ha calcolato che in 15 Cantoni potrebbero presto sparire 202 uffici postali, e anche parecchi posti di lavoro. L’azienda ha garantito il mantenimento di altre 356 filiali a rischio almeno fino al 2020. Parallelamente è stata annunciata l’intenzione di creare fino a 220 nuovi punti d’accesso (agenzie, sportelli automatici, postomat, pickpost, buche delle lettere,...). Il Cantone più colpito dai provvedimenti sarà Berna. L’ex regia vorrebbe convertire o chiudere 76 filiali, quasi la metà di quelle presenti oggi nel Cantone. A rischio anche la metà degli uffici postali di Svitto, Soletta e dei Grigioni, un terzo nel canton Neuchâtel. A Zurigo si prospetta invece la chiusura di 26 filiali sulle 130 attuali. A Basilea Città l’intervento tempestivo del Cantone è riuscito a scongiurare momentaneamente la chiusura dell’ufficio postale principale della città.

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