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Luciano Danti: ‘Contro di me una congiura’

4 dicembre 2015
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Il responsabile di Lega Sud, accusato di falsità in documenti, contrattacca

Una trama manovrata dall'alto che, con l’aiuto dei media, è riuscita a spaccare il partito dall’interno. Alcuni affiliati che hanno volutamente boicottato la corsa elettorale e il direttore di un sito d’informazione addirittura assoldato per innescare la macchina del fango. Insomma, è una vera e propria congiura quella che racconta Luciano Milan Danti, presidente del movimento ‘Lega Sud’ accusato di ripetuta falsità in documenti dal Ministero pubblico. Danti è pronto al contrattacco. «Ci saranno delle ripercussioni» spiega ai microfoni di Radio Fiume Ticino. E puntualizza la propria versione che va presa, evidentemente, come interpretazione di parte. «Ci sono state delle dinamiche interne al partito che non ho valutato. Ho messo la mano sul fuoco e non avrei dovuto farlo. Fa niente, ora paghiamo, ma in vista ci sono delle espulsioni. Vi comunicheremo tutto a tempo debito» afferma il responsabile della Lega Sud. Nel mirino, per Danti, ci sarebbero alcuni militanti entrati – a suo dire – appositamente nel partito per sabotare le elezioni federali dello scorso ottobre. «Non so per chi o per quali motivi siano entrati con me, se per aiutarmi o per mettermi i bastoni fra le ruote. Non sto parlando né di mio fratello Manuele Danti [primo proponente della lista per le federali, ndr] né del vicepresidente Simone Davide Lorenzetti. Sono persone che gravitano attorno al partito e che collaborano con me. Ma ho l'impressione che l'abbiano fatto solo per danneggiarci. Stupido io che ci sono cascato». Ma c'è di più: la meteora giudiziaria abbattutasi martedì scorso su Lega Sud non sarebbe stata casuale. Almeno secondo Danti per il quale, come detto, un ruolo cruciale lo avrebbe giocato il direttore di un portale internet che per primo ha scoperto e riportato la polveriera che di lì a poco si sarebbe scatenata sul partito. «Devo dire che a sentire quel sito mi viene da ridere perché io lo ritengo soltanto un blog. Fatto male tra l’altro. In più non ho dubbi che la persona che gestisce questo blog si sia venduta a qualcuno. L’idea geniale, sta proprio qui. Nel trovare un uomo poco noto che potesse fare un lavoro sporco, ovvero tampinarmi. Quindi, sì, qualcosa c'è dietro, ma neanche io so bene chi e cosa stia manovrando questa persona». Accuse tanto pesanti quanto generiche, ma tant’è. Il viaggio di Lega Sud in ogni caso continuerà. «Non ho intenzione di fare ricorso – prosegue Danti su Rft – in fondo le multe che dovremo pagare variano dai 700 ai 1’200 franchi. L’unica soluzione per tirarsi fuori è far vedere che comunque si continua. Io mi presenterò alle comunali del 2016 a Ronco sopra Ascona, dove ho forti chance di entrare e dove già alle cantonali, senza nessuna campagna particolare, avevo fatto il 7% dei consensi. Lo faccio per rimarcare l’identità lombarda che è tipica del Ticino».

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