#mentredormivate

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11 dicembre 2015
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Continua la massima allerta a Ginevra, presunti jiadisti forse 'armati e pericolosi'

È sempre massima allerta a Ginevra, dove da mercoledì la polizia ricerca attivamente dei presunti terroristi jiadisti legati agli attentati di Parigi. Secondo indiscrezioni raccolte dalla stampa romanda, la Confederazione sarebbe stata allertata del pericolo dalla Cia, che avrebbe fornito a Berna nomi e foto dei simpatizzanti dello Stato islamico/Daesh. Persone, pare sia stato comunicato alle autorità federali e – di cascata – a quelle ginevrine, che potrebbero essere armate e pericolose. 

L'ambasciata americana in Svizzera ha intanto invitato i propri cittadini alla prudenza.

Isis potrebbe essere in grado di stampare passaporti siriani dall'aspetto autentico

L’Daesh/Isis potrebbe essersi infiltrato negli Stati Uniti con passaporti siriani dall’aspetto autentico e stampati con macchine in suo possesso. Lo rivela un rapporto ottenuto da Abc News e diffuso dell’Intelligence. Daesh – spiega il rapporto – sarebbe in grado di stampare i documenti da un ufficio di Deir ez-Zour, che controlla dalla scorsa estate, con "scatole di passaporti in bianco" e con una stampante che vi si trovava.

Accordo sul clima di Parigi, progetto finale rimandato a sabato mattina

Il progetto finale di accordo sul clima in discussione a Parigi è stato rinviato a sabato mattina. L'ultima bozza di accordo prevedrebbe che il riscaldamento climatico sia fermato "ben al di sotto di 2 gradi" rispetto all'era pre-industriale e che proseguano gli sforzi per limitare l'aumento di temperatura a 1,5 gradi. Tutti i paesi – sviluppati e in via di sviluppo – dovrebbero essere chiamati a fare la loro parte. Proprio su quest'ultimo punto si concentrano però molte delle divergenze all'interno delle delegazioni.

Per quanto riguarda i gas a effetto serra, la nuova formulazione sarebbe più vaga e non conterrebbe cifre: i paesi si impegnerebbero genericamente ad arrivare a un picco "il più presto possibile" in vista di raggiungere la neutralità entro la seconda metà del secolo. Ai paesi in via di sviluppo sarebbe consentito di toccare il punto massimo delle emissioni più tardi rispetto a quelli sviluppati.

Il voto sul documento finale è previsto domani a metà giornata.