The wild pear tree - l'albero dei frutti selvatici (Turchia)
Nuri Bilge Ceylan Turchia/Macedonia/Francia/Germania/Bosnia Erzegovina/Bulgaria/Svezia 2018
Sceneggiatura: Nuri Bilge Ceylan, Ebru Ceylan, Akin Aksu; fotografia: Gökhan Tiryaki;
Montaggio: Nuri Bilge Ceylan; interpreti: Tamer Levent, Serkan Keskin, Murat Cemcir,
Hazar Ergüçlü, Bennu Yildirimlar, Aydin Dogu Demirkol; produzione: Zeynep Ozbatur
Atakan per Sister end Brother Mitevski/RFF International/Memento Films Production/
Film i Väst/Detail Film/Cimney Pot/2006 Produkcija Sarajevo/Zeyno.
Colore, v.o. turco, st. f, 188’
Appassionato di letteratura, Sinan ha sempre desiderato diventare scrittore. Di ritorno nel suo villaggio natale sulla costa occidentale turca, si impegna anima e corpo a raccogliere il denaro di cui ha bisogno per essere pubblicato, ma i debiti del padre finiscono per raggiungerlo…
Nelle tre ore e dieci di film, Sinan ingaggia con il genitore un confronto continuamente rilanciato: il padre è l’origine del suo malessere, la forma della sua vergogna, il destinatario del suo libro, l’unico a leggerlo. Più ancora, però, egli è un avversario da amare e combattere, nel nome di un’idea di vita non più segnata da legami di sangue, ma da un destino scelto consapevolmente, mai accettato. Se ogni creazione è l’espressione di
una possibile e parziale versione del reale, così è per Ceylan di Sinan, e di rimando quella di chiunque si riconosca nei suoi tormenti universali: molteplice, fallimentare. La vita che ha, quella che avrebbe scelto, quella che avrebbe desiderato: una a fianco dell’altra, senza ordine. Sinan vive, si racconta e si guarda mentre vive. Come ognuno di noi, dentro e fuori di sé. Come il cinema, che osserva la realtà e ne penetra il segreto in una delle sue infinite, parziali versioni.
(Roberto Manassero, in www.cineforum.it)
Trois visages