L’Istituto Svizzero presenta a Milano C & G, una mostra di Costanza Candeloro (1990) e Gritli Faulhaber (1990), due artiste emergenti che appartengono a una giovane scena artistica caratterizzata da numerose connessioni tra Italia e Svizzera, anche grazie a una fitta rete di spazi artistici indipendenti e auto-organizzati. Sviluppando delle opere appositamente per la mostra e utilizzando medium diversi l’una dall’altra, le due artiste sono accomunate da un forte approccio di ricerca che si nutre di riferimenti alla storia dell’arte, alla cultura pop e alle teorie femministe e marxiste.
Con rimandi alla pensatrice Silvia Federici, l’installazione di ceramiche di Costanza Candeloro intitolata Living currency affronta la questione del corpo della donna e del suo lavoro riproduttivo inteso come forza lavoro non retribuita e come, in modo analogo, simili dinamiche economiche si verifichino anche nel sistema dell’arte.
I dipinti di Gritli Faulhaber attingono dall’archivio digitale di immagini in cui l’artista raccoglie fotografie personali e non, per creare composizioni pittoriche con riferimenti apparentemente lontani, tra cui l’illustratrice dell’erotico Gerda Wegener, la pittrice impressionista Berthe Morisot o la star dell’hip-hop Cardi B.
Per Costanza e Gritli la riflessione sul ruolo delle/ degli artiste/i nel sistema dell’arte è dunque fondamentale e si interrogano sulla collocazione della propria pratica artistica. Come si può vivere da artista in un mondo orientato solo al profitto? Possiamo immaginare modelli alternativi di collettività? È possibile instaurare nuove economie basate sulla cura e sul sostegno reciproci? Queste e altre domande attraversano i lavori delle due artiste in mostra.
Curata da Gioia Dal Molin.