Ticino

In Ticino registrato il primo caso autoctono di West Nile, per la popolazione nessun rischio

L'evento era atteso. Il virus è presente da tempo in Nord Italia ed era già stato rilevato in zanzare monitorate dalla Supsi

(Ti-Press)
4 dicembre 2025
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Anche in Ticino è stato registrato un primo caso autoctono del virus West Nile. A confermarlo sono state le autorità cantonali, in accordo con i colleghi della Confederazione. “Si tratta di un evento atteso, considerando la presenza del virus nelle zanzare monitorate dalla Supsi e la sua diffusione nel Nord Italia”, fa sapere il Dipartimento sanità e socialità (Dss). Ecco quindi le rassicurazioni del Dss: la stagione delle zanzare è terminata, l’uomo non trasmette il virus e le forme gravi restano rare.

Tornando al primo caso accertato, si tratta di una persona residente nel Cantone che, alla fine dell’estate, aveva sviluppato un quadro compatibile con una meningoencefalite. “Per il paziente si sono resi necessari alcuni giorni di ospedalizzazione. Gli approfondimenti diagnostici effettuati successivamente – scrive sempre il Dipartimento – hanno permesso di attribuire l’infezione al virus West Nile”.

È importante ricordare che, diversamente da altre arbovirosi come Dengue o Chikungunya, il West Nile Virus non si trasmette dalla persona infetta ad altre zanzare: l’essere umano (come anche altri mammiferi) rappresenta un ospite accidentale e non partecipa alla catena di trasmissione, che coinvolge esclusivamente zanzare e uccelli.

Nella grande maggioranza dei casi, l’infezione decorre in forma asintomatica o con sintomi lievi, simili a quelli di un’influenza estiva. Le manifestazioni neurologiche più severe, come nel caso recentemente confermato, restano eventi rari. Il rischio di contrarre l’infezione sul nostro territorio è inoltre evidentemente limitato alla stagione in cui circolano le zanzare.

Il primo caso autoctono rappresenta un elemento nuovo per il Ticino, ma non comporta modifiche nelle raccomandazioni attualmente in vigore. Le autorità sanitarie continueranno a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione e, come ogni anno, informeranno la popolazione all’inizio della prossima estate sulle misure di prevenzione più efficaci per proteggersi dalle punture di zanzara.

Le preoccupazioni sulla diffusione di questo virus erano finite anche sul tavolo della politica grazie a un'interpellanza di Tiziano Galeazzi (Udc). “Il Cantone – era stata la risposta del governo – dispone di un sistema di sorveglianza consolidato per le malattie trasmesse da zanzare, sviluppato in collaborazione con la Supsi e in coordinamento con le autorità federali. L’emergere del presente caso si inserisce pertanto in un quadro operativo già strutturato, confermando la correttezza dell’approccio preventivo e comunicativo adottato dalle istituzioni cantonali”.