Eletti i consiglieri federali numero 120 e 121. Il rappresentate dell’Udc eletto al primo turno, la socialista la spunta al terzo
Il Gruppo parlamentare PS festeggia Baume-Schneider a Progr
Il gruppo parlamentare del PS ha festeggiato oggi la sua nuova consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider presso il centro culturale bernese Progr. In occasione dell'incontro annuale di Natale, ha accolto la giurassiana con un applauso entusiasta.
Con un sorriso compiaciuto il presidente del gruppo parlamentare Roger Nordmann ha dato il benvenuto alla neo eletta consigliera federale socialista e ha detto: "Abbiamo al momento tre persone in Consiglio federale ma solo per pochi giorni". Erano presenti anche la dimissionaria Simonetta Sommaruga e il responsabile del Dipartimento federale dell'Interno Alain Berset.
I festeggiamenti, ai quali hanno partecipato circa 120 persone, sono iniziati poco dopo le 16.00. Per il consigliere agli Stati sangallese Paul Rechtsteiner era la 34esima e ultima festa di Natale in qualità di membro del gruppo parlamentare, visto che ha annunciato le sue dimissioni alla fine di quest'anno.
Baume-Schneider, dall'audacia alle responsabilità
"Ho bussato alla porta del Consiglio federale con un po' di audacia, audacia giurassiana", e ora che questa porta mi è stata aperta ho voglia di assumermi le mie responsabilità e di passare dai discorsi ai fatti. Sono le parole della nuova consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, presentatasi ai media a Berna nel primo pomeriggio a poche ore dall'elezione.
"Sono molto felice di poter partecipare a costruire la Svizzera di domani" e di essere un ponte tra città e campagna, tra le diverse regioni e comunità, ha proseguito la socialista in italiano, riprendendo il concetto già espresso in francese stamane alla tribuna dell'Assemblea federale.
Interpellata sui suoi obiettivi politici, ha risposto che si tratta di "rispondere, trovare soluzioni assieme ai colleghi" ai problemi percepiti dalle persone, come la guerra in Ucraina, la carenza di energia o il potere d'acquisto. "Ora dobbiamo lavorare insieme."
Baume-Schneider ha poi parlato dell'emozione percepita nel suo cantone, ma anche del sentimento di riconoscenza. "Il Giura non è più in lotta, ora è in gioco", ha detto, felice per l'accoglienza festosa dei molti giurassiani giunti in Piazza federale.
La mancanza di rappresentanza delle grosse città e dei grossi poli economici in seno al governo, non è un problema per la neoeletta. Non bisogna opporre le regioni, ha rilevato, aggiungendo che anche il Giura ha sua una rilevanza economica. Non cerchiamo solo problemi, è necessaria più fiducia, ha affermato.
A una domanda sulla posizione del suo partito in merito all'Unione europea, Baume-Schneider si è detta piuttosto eurofila, senza voler tuttavia parlare per il PS nel suo insieme. "Riservo ai miei colleghi il mio punto di vista sul tema".
"Sono estremamente riconoscente per ogni voto ricevuto, anche da parte dell'Udc, ma non cambierò il mio modo di vedere la politica", ha poi aggiunto, dicendosi pronta a fare di tutto per continuare a comunicare come ora, nonostante i consigli che il portavoce del governo André Simonazzi non mancherà di darle.
Sulla scelta dei dipartimenti, prossimo passo sul quale già sono puntati gli occhi dei partiti, dei media e non solo, ha detto di non aver niente da rivendicare. Sono contenta di poter lavorare con delle équipe in seno a un dipartimento, "domani saprò dove sono e anche voi".
90 anni, due bastoni da jogging e un figlio consigliere federale
Hanni Rösti non si è voluta perdere l’elezione del figlio: ‘Sono sempre di buon umore, ma oggi un po’ di più’
Rösti, ‘Contano di più le capacità che la provenienza’
Nel suo primo incontro coi media, il consigliere federale eletto Albert Rösti ha detto di rallegrarsi di qualsiasi dipartimento gli verrà affidato. Il fatto che ci sia ora una maggioranza 'latina' in Consiglio federale, ha aggiunto, non è un problema: ciò che conta non è l'origine o il luogo dove si è nati, bensì le capacità del singolo e la volontà di trovare soluzioni consensuali.
Per il neoministro bernese, il fatto che ci sia una maggioranza di latini con l'elezione della giurassiana Baume-Schneider in Governo, non cambia molto per il Paese, a livello di contenuti, tanto più che la neoeletta è anche perfettamente bilingue. Il fatto che, per una volta, una minoranza sia maggioranza nell'esecutivo va visto più come un'opportunità che come un problema, ha spiegato Rösti.
Interrogato sul fatto che i grandi centri, i 'motori' economici del Paese, non siano più rappresentati in Consiglio federale, Rösti ha dichiarato di conoscere bene i problemi delle città, avendo lavorato nell'amministrazione cantonale bernese e studiato a Zurigo, e di essere sensibile al fatto che qui si genera ricchezza. "Ciò che bisogna fare è adoperarsi affinché anche in futuro sia così e, avendo un master in business administration (Mba), credo di avere le competenze necessarie".
Circa i contenuti della sua azione politica, Rösti ha ribadito che poterà senz'altro in governo i valori dell'Udc, nel rispetto però della collegialità. In merito ai problemi che attendono il governo, sempre incalzato dai giornalisti Rösti ha citato la necessità imperativa di garantire l'approvvigionamento energetico del Paese e di voler dare il suo contributo in tal senso. Intende anche intrattenere buone relazioni con l'Unione europea, il nostro maggior partner economico.
La consigliera agli Stati basilese Eva Herzog si è congratulata con la rivale Elisabeth Baume-Schneider per l’elezione in Consiglio federale. Si dice certa che la giurassiana “sarà una eccellente consigliera federale”. “È una decisione dell’Assemblea federale che rispetto assolutamente e mi congratulo con Elisabeth Baume-Schneider per l’elezione”, ha detto all’agenzia Keystone-Ats. “Sono sempre stata prudente e ho sempre saputo che sarebbe potuta finire in una maniera o nell’altra”, ha aggiunto. “Chi mi ha sostenuto e io abbiamo fatto tutto quello che potevamo. È la sensazione che ho”, ha detto ancora, aggiungendo che sarebbe delusa o arrabbiata solo se non avesse dato il massimo, “ma non è il caso”, ha assicurato.
Il Giura si congratula con Baume-Schneider e parla di giorno storico
Il Governo cantonale del Giura si è congratulato oggi con Elisabeth Baume-Schneider (Ps) per la sua elezione in Consiglio federale. Il 7 dicembre 2022 sarà ricordato come un giorno storico, ha comunicato il consiglio di Stato.
L'elezione è un evento di cui tutto il Giura è fiero e segna la sua giovane storia. Baume-Schneider è la prima consigliera federale donna del cantone più giovane della Svizzera. L'esecutivo del Giura, che era presente oggi a Berna, ha sostenuto la candidatura fin dall'inizio.
Il Consiglio di Stato ritiene che sia giunto il momento per il cantone del Giura di avere un seggio nel governo nazionale a più di 40 anni dalla sua creazione. L'equilibrio all'interno della Svizzera, ha detto, dipende da un'adeguata rappresentanza dei cantoni e delle regioni, che va oltre la questione linguistica.
"Il Governo del Giura è convinto che Elisabeth Baume-Schneider porterà in Consiglio federale la suo grande capacità di proposta e di consenso, il suo impegno per una società progressista e il suo forte radicamento tra la gente", continua il comunicato.
Il 15 dicembre si terrà nel Giura un grande ricevimento per festeggiare l'elezione di Baume-Schneider in Consiglio federale: si svolgerà in parte nella capitale, Delémont, ma anche a Les Breuleux, luogo di residenza della neo eletta consigliera federale socialista.
La consigliera federale Viola Amherd (Centro/Vs) è stata eletta vicepresidente del Consiglio federale per il 2023, con 207 voti su 223 schede valide. Con la sua elezione si chiude la seduta dell’Assemblea federale.
Consiglio nazionale e degli Stati torneranno a riunirsi domani.
Ripartizione dipartimenti già domani
Dopo l'elezione di due nuovi consiglieri federali nelle persone di Albert Rösti (Udc) e Elisabeth Baume-Schneider (Ju), il Governo si ritroverà già domani, giovedì 8 dicembre, per la ripartizione dei dipartimenti. Lo ha indicato il portavoce dell'esecutivo, André Simonazzi, alla televisione svizzerotedesca Srf.
Già prima dell'elezione si è speculato molto sulla possibilità di un rimescolamento degli incarichi, con i ministri in funzione che potrebbero decidere di cambiare in ragione del fatto che si liberano due dipartimenti importanti: quello delle finanze di Ueli Maurer e quello dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni di Simonetta Sommaruga.
Si tratta di due dipartimenti 'chiave' che potrebbero stuzzicare l'interesse dei "ministri" in carica. Ricordiamo che i consiglieri federali 'anziani', ossia da più tempo in carica possono esprimere per primi un desiderio. In caso di disaccordo nel collegio, si passerebbe al voto.
Simonazzi ha precisato che, dopo la riunione informale di domani, ci dovrebbe essere una comunicazione. La ripartizione dei dipartimenti viene confermata formalmente alla prima seduta governativa del 2023. Nell'attesa, la Cancelleria federale accompagnerà i due nuovi consiglieri federali: si tratta di assicurare un passaggio 'dolce' dei dossier e chiarire diversi aspetti organizzativi.
Un uomo e una donna prendono il posto di Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga in Consiglio federale. L’equilibrio di genere rimane quindi invariato nell’esecutivo. Il Consiglio federale continua a contare quattro uomini e tre donne. Albert Rösti ed Elisabeth Baume-Schneider si uniscono ad Alain Berset, Guy Parmelin, Ignazio Cassis, Karin Keller-Sutter e Viola Amherd.
Ticket femminile controverso
Lo status quo non era tuttavia scontato. L’Udc non ha fatto raccomandazioni particolari, ma tutte le donne politicamente di peso, in primo luogo Natalie Rickli (Zh), hanno velocemente rinunciato. Michèle Blöchliger (Nw) ha dal canto suo mal gestito la campagna. I socialisti hanno invece chiaramente indicato di volere un ticket tutto femminile. La scelta non ha però mancato di suscitare qualche polemica, anche all’interno dello stesso partito. Daniel Jositsch si è proposto per una candidatura ufficiale, affermando di sentirsi vittima di una discriminazione. Lo zurighese è però rientrato nei ranghi dopo chiarimenti con il gruppo, ma ha comunque ricevuto qualche decina di voti nei due primi turni dell’elezione odierna.
Elisabeth Kopp la prima
In Svizzera, come noto, le donne hanno ricevuto diritto di voto solamente nel 1971. Le porte del Consiglio federale sono rimaste a lungo chiuse. Nel 1984 è finalmente ora della prima assoluta, con l’elezione in Governo di Elisabeth Kopp. Nel 1989 l’esecutivo torna però completamente maschile. Il ritorno di una donna avviene nel 1993 con Ruth Dreifuss. Da allora, c’è stata sempre almeno una rappresentante femminile in Consiglio federale. Fra il 2010 e il 2011 le donne hanno persino avuto la maggioranza assoluta, con Simonetta Sommaruga che si era aggiunta a Micheline Calmy-Rey, Doris Leuthard ed Eveline Widmer-Schlumpf. Elisabeth Baume-Schneider sarà la decima ‘ministra’ nella storia.
Alain Berset presidente della Confederazione per il 2023
Per il socialista friborghese un’elezione non brillante: 140 voti per lui. Succederà a Ignazio Cassis
Neoeletti raggiungono gli altri membri del Governo
I due neoeletti consiglieri federali Elisabeth Baume-Schneider e Albert Rösti raggiungono ora il cosiddetto 'Salon du Président' dove saranno ricevuti dal Consiglio federale in corpore. Un paio d'ore dopo terrà la loro prima conferenza stampa al Centro media di Palazzo federale.
Venerdì il Consiglio federale si riunirà con i nuovi eletti per la ripartizione dei dipartimenti. In quell'occasione, i ministri già in carica esprimono la loro preferenza per ordine di anzianità di appartenenza in governo. Di conseguenza, i due neo consiglieri federali si pronunceranno per ultimi. In caso di disaccordo su un determinato dipartimento, il governo procede a una votazione.
I nuovi consiglieri federali entreranno ufficialmente in carica il primo gennaio.
Elezione presidente e vicepresidente della Confederazione
Dopo una breve pausa l'Assemblea federale procederà all'elezione, per un anno, del presidente della Confederazione e della vicepresidente del Consiglio federale.
Unici candidati sono rispettivamente Alain Berset e Viola Amherd. Salvo enormi sorprese saranno eletti già al primo turno. Il futuro presidente della Confederazione terrà in seguito un discorso davanti alle Camere riunite.
Udc bernese contenta del suo nuovo consigliere federale
Esponenti di primo piano dell'Udc bernese hanno reagito con soddisfazione all'elezione di Albert Rösti in Consiglio federale. È la prima volta dall'elezione di Samuel Schmid, nel dicembre 2000, che il maggior partito del cantone di Berna può festeggiare un suo rappresentante in qualità di consigliere federale.
"Grande gioia" è stata espressa oggi dal consigliere agli Stati Werner Salzmann, che come Rösti si era candidato alla successione di Ueli Maurer in Consiglio federale. "Albert Rösti è un mio buon collega e ho sempre detto che uno di noi due deve farcela", ha dichiarato Salzmann in un'intervista a Keystone-Ats.
Per Manfred Bühler, presidente dell'Udc bernese è stata una giornata positiva per due motivi. In primo luogo, ha detto, è un privilegio per lui, in qualità di presidente cantonale, poter festeggiare un nuovo Consigliere federale. Con un'elezione molto chiara e rapida, Rösti ha potuto raccogliere i frutti del suo lavoro in Consiglio nazionale.
Dall'altra il Giura bernese torna in Consiglio nazionale, ha dichiarato Bühler. Lui stesso prende il posto di Albert Rösti nella Camera del popolo.
Il Giura bernese è stato quasi sempre rappresentato nel Parlamento federale dal 1848, con due brevi interruzioni. Manfred Bühler è già stato consigliere nazionale dal 2015 al 2019, quando non è stato rieletto.
“Con rispetto e gratitudine vi ringrazio per la fiducia. Mi impegnerò con passione e senza stancarmi per questo mandato. Ringrazio Eva Herzog e Evi Allemann: tre donne forti. Ringrazio tutti i giurassiani per il sostegno!". Con queste parole la neoeletta Elisabeth-Baume Schneider ha accettato la sia nomina. Aggiungendo, poi, in italiano: ‘Dovrei avere una frase italiana per i miei amici ticinesi, essa però non figura nel mio discorso, mi spiace! Lo farò la prossima volta’.
La socialista giurassiana Elisabeth Baume-Schneider è la nuova consigliera federale Ps. Succede a Simonetta Sommaruga. L'Assemblea federale l'ha eletta al terzo turno con 123 voti su 245 schede valide, la maggioranza assoluta era di 123 schede.
Si prosegue quindi con la formula contraddistinta dalla concordanza aritmetica: 2 Udc, 2 Ps, 2 Plr e 1 Ppd. Tutte le quattro principali forze politiche del Paese sono rappresentate in governo.
Non ce l'ha fatta la candidata bernese del Ps Eva Herzog (83 voti al primo turno, 105 al secondo e 116 al terzo turno). Dal primo di gennaio, il governo avrà quindi tre membri germanofoni, tre francofoni e un italofono.
‘Ora è il momento di smettere con questo giochetto’
"Conosco Jositsch abbastanza bene e sapevo che non avrebbe preso la parola per ritirarsi, ora è però il momento di smettere con questo giochetto", cos`Greta Gysin (Verdi/Ti) sulla non presa di posizione di Daniel Jositsch al termine del secondo turno di voti per l'elezione del successore di Simonetta Sommaruga.
Successione di Sommaruga, si va al terzo turno
Niente di fatto nemmeno dopo il secondo turno di votazione per la successione di Simonetta Sommaruga. I voti: Elisabeth Baume-Schneider 112, Eva Herzog 105, Daniel Jositsch 28.
Si va dunque avanti e, come da prassi, ora i nomi da votare sono appunto questi tre: dalla lista dei pretendenti sono infatti stati stralciati tutti quelli che non hanno raggiunto i dieci voti.
Successione di Sommaruga, Normann chiede di rispettare il ticket
Normann invita a scegliere una delle due candidate presentate dal gruppo socialista alle camere. È arrivato il momento di eleggere la decima consigliera federale.
"È il momento di eleggere la decima donna al Consiglio federale. Con l'elezione di un uomo, la composizione del Consiglio federale sarebbe totalmente sbilanciata con cinque uomini e due donne".
Successione di Sommaruga, si va al secondo turno
Ci sarà un secondo turno per la successione di Simonetta Sommaruga. Nessuno dei candidati ha infatti raccolto il numero sufficiente di adesioni nella prima tornata. Questo l'esito de primo turno: Elisabeth Baume-Schneider 96, Eva Herzog 83, Daniel Jositsch 58, diversi 6.
‘La porta del mio ufficio sarà sempre aperta
‘È un grande onore per me e per il Canton Berna essere eletto in Consiglio federale’. Sono state le prime parole pronunciate dal consigliere federale eletto Albert Rösti che, nell'accettare il suo nuovo ruolo, ha promesso che la porta del suo ufficio sarà sempre aperta per tutti, amici e avversari politici.
Profondamente legato al suo partito e ai valori che rappresenta, Rösti ha dichiarato che porterà le istanze democentriste in governo nel rispetto della collegialità.
Anche Rösti, come prima il dimissionario Ueli Maurer, ha sottolineato l'importanza della libertà e della libera discussione, quintessenza della democrazia e ciò che ci distingue da Paesi autocratici o dittature.
Una libertà, cui la democrazia diretta deve molto, in cui ci si impegna a rimanere uniti nella diversità per il bene dei cittadini e delle cittadine nel rispetto del motto che campeggia anche sul soffitto di questo edificio: ‘Unus pro omnibus, omnes pro uno’ (‘Uno per tutti, tutti per uno’).
Successione di Sommaruga, chi sono le due candidate
La basilese Eva Herzog e la giurassiana Elisabeth Baume-Schneider sono le due candidate ufficiali del ticket femminile scelto dal gruppo parlamentare del Ps per la successione di Simonetta Sommaruga in Governo.
Eva Herzog, che presto compirà 61 anni, è stata eletta nel 2001 nel Gran Consiglio di Basilea Città, dove nel 2004 ha presieduto il gruppo parlamentare del Ps fino a quando, nello stesso anno, è stata eletta nel governo cantonale, È stata riconfermata nell'esecutivo nel 2008, nel 2012 e nel 2016.
Nel 2019 è stata eletta nel consiglio degli Stati. Dodici anni fa, la Herzog era già stata candidata al Consiglio federale, nella corsa per la successione del consigliere federale Moritz Leuenberger, ma si era piazzata ultima e l'Assemblea federale aveva preferito Simonetta Sommaruga.
Anche Elisabeth Baume-Schneider, 58 anni, ha una lunga esperienza in politica. Dal 1995 al 2006 ha fatto parte del parlamento cantonale del Giura ed è quindi stata eletta nel consiglio di Stato, dove ha diretto fino al 2015 il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport. Eletta al Consiglio degli Stati nel 2019, è considerata la più a sinistra fra le due candidate ed è anche vicepresidente del Ps svizzero.
Iniziate le procedure di voto per il successore di Simonetta Sommaruga
Dopo aver eletto Albert Rösti al posto di Ueli Maurer, l'Assemblea federale ha iniziato le procedure di voto per l'elezione del successore di Simonetta Sommaruga. Il presidente dell'Assemblea federale Martin Candinas (Centro/Gr) ha ricordato che il Ps ha candidato le 'senatrici' Elisabeth Baume-Schneider (Ju) ed Eva Herzog (Bs).
Oltre a questi due nomi potrebbe spuntare una candidatura 'selvaggia' nella persona del consigliere agli Stati socialista zurighese Daniel Jositsch, che aveva mostrato interesse per la carica. Le sue chance sono però deboli.
Il sesto Udc eletto al primo turno
Rösti è il sesto consigliere federale dell'Udc a essere eletto al primo turno dal 1929 (quando fu eletto il primo consigliere federale democentrista).
Greta Gysin: ‘Linee rosse che non possono essere superate’
“Ci sono delle linee rosse che non possono essere superate. Una è quella climatica e l'altra quella dei diritti umani. I due candidati UDC non ci hanno soddisfatto. Ma non abbiamo però fatto giochetti di sorta, abbiamo solo evitato di emettere una raccomandazione”.
Come funziona l'elezione? Prima due turi libero, poi a esclusione
Per ogni elezione, i primi due turni sono liberi. Chi racimola meno di dieci voti al secondo turno viene eliminato. Questa regola si applica anche per i turni seguenti. A partire dal terzo turno non sono più accettate nuove candidature; chi ottiene meno voti è eliminato.
Quando rimangono in lizza due pretendenti, in caso di parità di voti l'elezione prosegue finché uno dei due non la spunta.
Iniziate procedure di voto
Dopo aver reso omaggio ai due consiglieri federali dimissionari, l'Assemblea federale ha iniziato le procedure di voto per l'elezione dei nuovi consiglieri federali. Prima verrà eletto il successore di Ueli Maurer.
Come dichiarato dal presidente dell'Assemblea federale Martin Candinas (Centro/Gr), l'Udc propone il consigliere nazionale ed ex presidente del partito Albert Rösti (Be) e l'ex consigliere nazionale Hans-Ueli Vogt (Zh). Come sempre si sono annunciati per la carica anche alcuni semplici cittadini.
Più tardi l'Assemblea federale proseguirà con l'elezione del successore di Simonetta Sommaruga. Il PS ha presentato le "senatrici" Elisabeth Baume-Schneider (Ju) ed Eva Herzog (Bs). Oltre a questi due nomi potrebbe spuntare una candidatura "selvaggia" nella persona del consigliere agli Stati socialista zurighese Daniel Jositsch, che aveva mostrato interesse per la carica. Le sue chances sono però deboli.
Sommaruga: ‘Chi vuol cambiare qualcosa nel nostro Paese deve rimboccarsi le maniche. Io ho cercato di farlo’
Nel suo discorso di commiato, Simonetta Sommaruga - pure lei accolta da una standing ovation - mette l'accento sulla concordanza, che "dà la possibilità ad ognuno di dire la sua. Così si trovano soluzioni che sono superiori al minimo comune denominatore. La concordanza presuppone fiducia e rispetto. Chi vuole cambiare qualcosa nel nostro Paese deve rimboccarsi le maniche, e io ho cercato di farlo".
‘Sommaruga, sincera e vulnerabile’
Salutato Maurer, è il turno di Simonetta Smmaruga. A tracciarne un profilo è ancora Martin Candinas: "È sempre rimasta sincera e vulnerabile.
Ha sempre messo in primo piano il benessere delle persone".
‘Un lavoratore’
'Se penso al ministro delle finanze, lo vedo con la cartella oscillante e con il suo sorriso. Ueli Maurer saluta sempre tutti. È un lavoratore'. Nel suo intervento, il primo cittadino Martin Candinas ha ricordato così Ueli Maurer.
Rösti e Herzog sempre favoriti, ma i gruppi non si sbottonano
Ultime audizioni oggi dei candidati al Consiglio federale. Solo i Verdi liberali esprimono una preferenza maggioritaria per la ‘senatrice’ basilese.
Due poltrone per quattro: la lunga giornata di Berna
Oggi si designano i successori di Simonetta Sommaruga e Ueli Maurer in seno al Governo. Segui lo streaming dei lavori a Palazzo federale
Oggi l'elezione dei successori di Sommaruga e Maurer
C'è grande attesa oggi a Berna per conoscere chi succederà a Simonetta Sommaruga (Ps) e Ueli Maurer (Udc) in Consiglio federale. L'Assemblea federale inizierà i lavori alle 8.
A inizio seduta, il primo cittadino Martin Candinas (Centro/Gr) pronuncerà un discorso per prendere commiato dai due ministri uscenti. Toccherà poi a loro - Maurer e Sommaurga, in quest'ordine - prendere la parola.
Terminata questa fase protocollare incominceranno le procedure di voto da parte dei 246 parlamentari (prima per l'elezione del seggio lasciato libero da Maurer, poi per quello di Sommaruga).
Due sono i candidati ufficiali presentati dell'Udc per la poltrona di Ueli Maurer: il consigliere nazionale ed ex presidente del partito Albert Rösti (Be) e l'ex consigliere nazionale Hans-Ueli Vogt (Zh). Le 'senatrici' Elisabeth Baume-Schneider (Ju) ed Eva Herzog (Bs) si contenderanno invece il seggio di Simonetta Sommaruga.
Stando agli osservatori della politica federale, Rösti e Herzog sono favoriti. Vogt e Baume-Schneider non partono però sconfitti. La giurassiana, seppur più profilata a sinistra della rivale, gode ad esempio dell'appoggio della lobby contadina. Vogt potrebbe beneficiare di un maggior sostegno a sinistra, dove sono stati criticati i legami con la lobby petrolifera di Rösti. Insomma, i giochi sono ancora aperti.
Oltre ai candidati ufficiali potrebbero anche spuntare alcune candidature 'selvagge', come quella del consigliere agli Stati socialista zurighese Daniel Jositsch, che aveva mostrato interesse per la carica. Le sue reali chance sono però deboli.
Più in generale, ogni persona avente diritto di voto può aspirare a diventare consigliere federale e, come accade in ogni elezione da parte dell'Assemblea federale, anche questa volta si sono annunciati diversi 'semplici' cittadini.
Primi due turni liberi, poi si va per esclusione
Per ogni elezione, i primi due turni sono liberi. Chi racimola meno di dieci voti al secondo turno viene eliminato. Questa regola si applica anche per i turni seguenti. A partire dal terzo turno non sono più accettate nuove candidature; chi ottiene meno voti è eliminato.
Quando rimangono in lizza due pretendenti, in caso di parità di voti l'elezione prosegue finché uno dei due non la spunta. La persona eletta dichiarerà poi davanti all'Assemblea federale se accetta o meno l'elezione. In seguito, il nuovo consigliere federale dovrà "promettere" o "giurare dinnanzi a Dio onnipotente" di "osservare la Costituzione e le leggi e di adempiere coscienziosamente agli obblighi inerenti il mandato".
Dopo il giuramento, il nuovo membro dell'esecutivo si recherà nel cosiddetto 'Salon du Président' dove sarà ricevuto dal Consiglio federale in corpore. Un paio d'ore dopo terrà la sua prima conferenza stampa al Centro media di Palazzo federale.
Venerdì il Consiglio federale si riunirà con i nuovi eletti per la ripartizione dei dipartimenti. In quell'occasione, i ministri già in carica esprimono la loro preferenza per ordine di anzianità di appartenenza in governo. Di conseguenza, i due neo consiglieri federali si pronunceranno per ultimi. In caso di disaccordo su un determinato dipartimento, il governo procede a una votazione.
I nuovi consiglieri federali entreranno ufficialmente in carica il primo gennaio.
Elezioni presidente e vice-presidente
Dopo aver scelto i due nuovi membri dell'esecutivo, l'Assemblea federale procederà all'elezione, per un anno, del presidente della Confederazione e della vicepresidente del Consiglio federale.
Unici candidati sono rispettivamente Alain Berset e Viola Amherd. Salvo enormi sorprese saranno eletti già al primo turno. Il futuro presidente della Confederazione terrà in seguito un discorso davanti alle Camere riunite.
Giornata intensa oggi a Berna