Mendrisiotto

Dopo le molestie, ubriaco al volante: prete nei guai e rimosso

Balzato sotto i riflettori per la sua condotta in discoteca, il parroco del Mendrisiotto ci ricasca: stavolta alla guida dopo aver bevuto troppo

La corsa è finita...
(Keystone)
14 maggio 2022
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Rocambolesco inseguimento con fermo al valico di Ponte Chiasso per un’auto con targhe ticinesi. Ma a destare più scalpore è il fatto che alla guida della vettura diretta in Ticino non vi era una persona qualsiasi, bensì un prete. Anzi, come appurato dalla nostra redazione, a guidarla era il parroco del Mendrisiotto balzato agli onori della cronaca per le accuse di molestie nei suoi confronti in una discoteca.

Dapprima, come riferisce Tio, si è fatto notare per la sua sconsiderata guida, tanto che un altro automobilista si è messo alle sue costole allertando nel frattempo la polizia italiana: a dare la notizia è stato il portale quicomo.it. Il parroco ha prima tentato di entrare in Ticino dal valico di Maslianico, ma si è visto sbarrata la strada dall’inseguitore, intenzionato ritardare la sua fuga fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

Non datosi per vinto, ha allora puntato la macchina in direzione della dogana di Ponte Chiasso, dove però, a porre fine alla sua folle corsa ci ha pensato al Polizia della questura di Como.

Come se non bastasse, a un controllo alcolemico (a cui si è sottoposto non senza mostrare una certa reticenza, insultando anche gli agenti), il prete è risultato positivo al controllo alcolemico. Addirittura di 1,42 g/l, ossia quasi tre volte il valore massimo consentito dalla legge.

Provvedimento disciplinare e sospensione dall’esercizio su tutto il territorio

A seguito dei fatti occorsi nella notte tra il 13 e il 14 maggio che hanno visto coinvolto un Presbitero attivo nella pastorale ma non incardinato nella Diocesi di Lugano, l’Ordinario ha tempestivamente incontrato la persona coinvolta.

Appurata la fattispecie e trattandosi di un comportamento già verificatosi in passato, in accordo con il suo Vescovo di origine, il Presbitero in questione è stato rimosso dalla sua funzione di Parroco e sospeso dall’esercizio del ministero in tutto il territorio della Diocesi di Lugano.

Nel rispetto della privacy della persona coinvolta, sul caso in questione non saranno rilasciate ulteriori dichiarazioni.

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