Svizzera

Marco Sieber sulle tracce (orbitali) di Claude Nicollier

Diciannove anni dopo il vodese, il bernese ci... guarderà tutti dall'alto. Ufficialmente ‘promosso’ negli effettivi dell'Agenzia spaziale europea

Pronto per l’orbita
(Keystone)
22 aprile 2024
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La Svizzera ha di nuovo un astronauta a pieno titolo. Il bernese Marco Sieber è infatti entrato ufficialmente oggi, lunedì 22 aprile, a far parte degli effettivi dell'Agenzia spaziale europea, dopo aver completato la formazione di base a Colonia, in Germania.

«Si tratta di un momento storico», ha affermato il direttore dell'Agenzia spaziale europea Josef Aschbacher durante una cerimonia. Sieber è solo il secondo svizzero a diventare astronauta dopo il vodese Claude Nicollier, che trascorse oltre mille ore nello spazio, l'ultima delle quali nel 1999.

Il 35enne ha ricevuto il suo diploma al termine di un anno di istruzione. Il nativo di Kirchberg e i suoi colleghi sono stati selezionati fra 22'500 candidati.

Tra il 2026 e il 2030, i nuovi astronauti europei partiranno in missione verso la Stazione spaziale internazionale, è stato annunciato nel corso dell'evento odierno. L'obiettivo sarà condurre esperimenti scientifici.

«Diventare astronauta è sempre stato un sogno per me, ma non uno realistico», ha rivelato Sieber a Keystone-Ats. «Quando ho saputo che c'era questa possibilità, ci ho pensato su», ha aggiunto, dicendo di sentirsi ben preparato per le missioni spaziali e di non avere alcun timore. «È un'attività molto sicura», ha garantito. Stando al bernese, nel quadro dell'addestramento si impara tutto quello che c'è da sapere. Tuttavia, manca ancora un passo prima di potersi sentire davvero un astronauta, ossia «volare nello spazio».

«È un grande momento per la Svizzera. Ora abbiamo di nuovo un volto per i viaggi nello spazio», ha dichiarato dal canto suo Renato Krpoun, capo della divisione Affari spaziali presso la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione, che presiede anche il Consiglio dell'Agenzia spaziale europea. Sieber è una fonte di ispirazione per molte persone, ha fatto notare.

In totale, le new entry all'Agenzia spaziale europea sono cinque. Oltre a Sieber, anche Raphaël Liégeois ha legami con la Svizzera: il belga ha in effetti lavorato come neuroscienziato al Politecnico federale di Losanna e all'università di Ginevra. Le matricole raggiungono i sei colleghi della classe del 2009, portando a undici il corpo astronauti dell'agenzia continentale.

Nel corso della loro formazione, Sieber e gli altri aspiranti eredi di Yuri Gagarin hanno dovuto apprendere soprattutto nozioni teoriche. L'obiettivo dell'addestramento era acquisire conoscenze di base ad esempio in campi quali biologia, medicina e fisica. Anche un corso di fotografia faceva parte dell'istruzione.

Il programma prevedeva inoltre lezioni di immersione per imparare a muoversi all'esterno della stazione spaziale ed esercizio fisico almeno tre volte alla settimana. Gli astronauti in erba hanno pure studiato il russo, lingua che bisogna palleggiare per lavorare sulla Stazione spaziale internazionale.

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