Svizzera

Vasto fronte anche in Ticino per ‘più elettricità svizzera’

Scende in campo anche a Sud delle Alpi l’ampia ed eterogenea Alleanza che si batte per il ‘sì’ alla legge sull’energia in votazione il 9 giugno

Da sinistra Roberto Pronini (direttore Aet), Marco Passalia (granconsigliere del Centro), Greta Gysin (consigliera nazionale dei Verdi), Alex Farinelli (consigliere nazionale del Plr), Bruno Storni (consigliere nazionale del Ps), Rocco Cattaneo (imprenditore) e Marco Martino (responsabile per la Svizzera italiana di Economiesuisse)
(Keystone)
3 maggio 2024
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A Sud delle Alpi gli oppositori alla ‘Legge federale per un approvvigionamento sicuro con le energie rinnovabili’ (legge sull’energia) non si sono ancora fatti vedere. A occupare il terreno ci pensa dunque la vasta alleanza che sostiene il progetto in votazione tra poco più di un mese. Ieri a Lugano, davanti a una manciata di giornalisti, per vantare i meriti di una legge che «rafforza l’indipendenza energetica della Svizzera» e «promuove e tutela l’economia» (Alex Farinelli) si sono presentati in sette (nella foto, da sinistra a destra): Roberto Pronini; direttore Aet; Marco Passalia, granconsigliere del Centro; Greta Gysin, consigliera nazionale dei Verdi; Alex Farinelli, consigliere nazionale del Plr; Bruno Storni, consigliere nazionale del Ps; Rocco Cattaneo, imprenditore; Marco Martino, responsabile per la Svizzera italiana di Economiesuisse.

Un ampio ed eterogeneo fronte, sotto il cappello dell’Alleanza per un approvvigionamento elettrico sicuro, creata su iniziativa dell’organizzazione mantello dell’economia per le energie rinnovabili aeesuisse e dell’Associazione delle aziende elettriche svizzere (Aes). “Più elettricità svizzera per un’economia stabile”: questo il messaggio chiave della campagna per il sì.

Bruno Storni ha parlato di «un’opportunità importante che anche il Ticino dovrebbe sfruttare». Greta Gysin si è soffermata sul risparmio energetico, «uno dei pilastri» della legge sulla quale si vota il 9 giugno. Una legge «di compromesso» che, a dispetto di quanto affermano i suoi detrattori, contiene a suo parere le necessarie garanzie a tutela della natura, del paesaggio e delle procedure democratiche («si interverrà dove il beneficio è grande e l’impatto sulla natura minimo»). «Gli obiettivi sono ambiziosi e la sfida è enorme», ha dichiarato Rocco Cattaneo, promotore di un progetto di ‘solare alpino’ nella zona del Monte Tamaro. Anche l’economia trarrà beneficio da questa legge, si sono detti convinti Marco Martino e Marco Passalia. Roberto Pronini, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza di ridurre la dipendenza dall’importazione di energia elettrica, soprattutto durante la stagione invernale.

La legge è avversata solo dall’Udc e da organizzazioni ambientaliste minori. Sembra avviata a un comodo successo alle urne: stando al primo sondaggio della Ssr, pubblicato proprio oggi, tre svizzeri su quattro sono intenzionati a votare a favore.

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