Svizzera

Al Nazionale si discute il bando dei simboli nazisti e razzisti

Ultimo giorno di sessione oggi a Berna. In programma anche una mozione sui beni degli oligarchi russi

Materiale a sfondo nazista sequestrato
(Keystone)
17 aprile 2024
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Ultimo giorno di sessione speciale oggi per il Consiglio nazionale, che inizierà la giornata discutendo di tre atti parlamentari che chiedono il divieto dell'uso pubblico di simboli razzisti.

Nel dettaglio, la Camera del popolo discuterà di una mozione – già adottata dal Consiglio degli Stati – e di due iniziative parlamentari simili che chiedono che sia vietato l'utilizzo di simboli nazionalsocialisti o di altri simboli razzisti, inneggianti alla violenza o estremisti.

La maggioranza della Commissione degli affari giuridici chiede di approvare i tre oggetti. In un rapporto afferma che "la necessità d'intervenire è resa evidente dal crescente numero di episodi di antisemitismo in Svizzera". Durante le discussioni, una minoranza chiederà la bocciatura degli atti parlamentari.

L'ordine del giorno del Nazionale prevede anche l'esame di una mozione di Franziska Ryser (Verdi) che chiede al Consiglio federale di integrare il gruppo di lavoro internazionale del G7 Repo (Russian Elites, Proxies and Oligarchs) incaricato di rintracciare i beni dei cosiddetti oligarchi russi.

L'esito della votazione in aula è incerto. La Commissione della politica estera ha votato a favore con un solo voto di maggioranza, 12 contro 11 e un'astensione. Il Consiglio federale aveva già rifiutato tale partecipazione l'anno scorso, argomentando che la cooperazione della Svizzera con Repo sta funzionando abbastanza bene anche senza il bisogno di un'adesione formale a questo organismo.

Il Consiglio nazionale prenderà in considerazione anche il diritto di ricorso per le organizzazioni ambientaliste. La commissione competente ha approvato una proposta in tal senso dopo un processo di consultazione.

Basata su un'iniziativa parlamentare di Philipp Matthias Bregy (Centro), la bozza mira a garantire che una domanda di costruzione di un'abitazione presentata da un privato non si scontri con il ricorso di un'organizzazione ambientalista.

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