Svizzera

‘Le nuove procedure d’asilo violano i diritti dei richiedenti’

L'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati è contraria alle nuove norme presentate ieri a Chiasso dal consigliere federale Beat Jans

Immagine di archivio
(Keystone)
21 febbraio 2024
|

L'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (Osar) è contraria all'inasprimento del sistema di asilo deciso dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (Dfgp). Le nuove misure presentate ieri a Chiasso dal consigliere federale Beat Jans violano i principi fondamentali del diritto in materia d'asilo e sono in contraddizione con la Convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati, ha annunciato oggi l'Osar.

Una procedura d'asilo adeguata e l'accesso a un alloggio conforme costituiscono un diritto che deve essere garantito in qualsiasi momento, a tutti i richiedenti, a prescindere dal tasso di successo della loro domanda, si legge in un comunicato diramato oggi dall'organizzazione. I Centri federali d'asilo (Cfa) non vanno alleggeriti a scapito dei richiedenti. Inoltre, non è accettabile che domande vengano respinte a priori e che i rifugiati vengano abbandonati al loro destino, senza un tetto, precisa la nota.

Il Dfgp prevede di snellire le domande d'asilo con scarsa possibilità di essere accolte – specie se inoltrate da algerini, tunisini e marocchini – a favore di coloro che necessitano maggiormente di bisogno. I richiedenti provenienti da Paesi con scarse probabilità di ottenere l'asilo dovranno dapprima motivare la loro domanda per iscritto.

Al momento, la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) sta verificando le modifiche giuridiche necessarie per attuare questa misura. Secondo l'Osar però, i richiedenti non possono disporre delle nozioni necessarie in ambito giuridico per essere in grado di inoltrare una simile domanda.

Per l'organizzazione umanitaria è infatti implicito che qualsiasi richiesta venga esaminata, verificata e presa in considerazione seriamente. Si tratta delle fondamenta sulla quale si deve basare la procedura d'asilo. Inoltre, solo così è possibile chiarire correttamente il bisogno di protezione di ogni singolo individuo.

L'Osar critica anche la procedura accelerata (decisione in 24 ore). Stando a quanto annunciato ieri dal "ministro" della giustizia, la soluzione di 24 ore – del resto già testata con successo nei mesi scorsi nel Cfa di Zurigo – verrà introdotta in tutti i centri della Svizzera con funzione procedurale entro fine aprile 2024.

L'organizzazione sostiene che con un'ulteriore accelerazione della procedura d'asilo si corre il rischio che le domande e i motivi della richiesta non vengano chiariti a fondo e che vengano prese decisioni troppo affrettate e scorrette. La procedura deve pertanto essere sottoposta a una valutazione quantitativa e qualitativa più approfondita prima di essere applicata a livello nazionale.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔