Da Copperfield a Köppel

Sparire per ottenere visibilità è un vecchio trucco della comunicazione e dell’arte: si pensi ai monumenti impacchettati da Christo, a Lapo Elkann quando inscenò il suo stesso rapimento, al Nanni Moretti che “mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Ora l’arte della fuga seduce anche l’Udc, che per incassare l’attenzione del Paese ha disertato il parlamento federale durante il videomessaggio di Volodymyr Zelensky. Una defezione a difesa della neutralità, ci viene spiegato (da loro e dai comunisti, ironia della sorte). Non si vede però il nesso tra restare neutrali e non ascoltare il presidente d’un Paese invaso. Vien da temere, semmai, che la scelta di volatilizzarsi serva a non indispettire l’invasore: quel Putin che l’Udc ha sempre trattato con felpata indulgenza e che fino all’altro giorno chiamava “l’incompreso” (citofonare Roger Köppel). Meglio allora darsela a gambe, come quei mariti fedifraghi che escono per comprare le sigarette e non li ritrova neppure ‘Chi l’ha visto?’. Qualcuno però, cari deputati, deve pur dirvelo: non siamo lo smemorato di Collegno, e voi non siete David Copperfield.