Vorrei esprimere il mio compiacimento per l’opinione espressa dal Dr. Adrian Weiss il 7 maggio sul Vostro giornale, con cui ha messo in evidenza, in modo chiaro e logico, come certi mezzi di informazione gestiscano la narrazione per manipolare l’opinione pubblica, senza minimamente pensare alle conseguenze di odio e violenza che possono scatenare. Negli ultimi mesi ho assistito ad un cumulo di menzogne su Israele, come l’accusa di genocidio, la negazione degli stupri del 7 ottobre, i numeri palesemente falsi sui morti di Gaza, le manipolazioni delle foto di alcuni bambini morti, i bombardamenti senza criteri dell’esercito israeliano. E potrei continuare per ore. Ma il fondo l’abbiamo toccato, quando ho letto, che il Sig. Aldo Sofia citava Finkelstein sul Vostro giornale, come riferimento di verità e imparzialità. Ecco alcune citazioni, fra le tante, di Finkelstein, noto sostenitore dei gruppi terroristici Hamas e Hezbollah, ma anche dell’Isis e di Bin Laden: “Hezbollah rappresenta la speranza. Combattono per difendere la propria terra e l’indipendenza della propria nazione; difendono sé stessi dai predatori, dai vandali, dagli assassini stranieri”. ”Quanto a Osama bin Laden, francamente una parte di me dice che ci siamo meritati il problema”. Il Nobel Elie Wiesel, scampato allo sterminio nazista, viene definito da Finkelstein “il clown di casa del circo dell’Olocausto”, “un personaggio ridicolo”. In certi contesti si potrebbe essere tacciati perfino di apologia di reato, come quando si decantava il Mein Kampf di Hitler. La diffusione dell’antisemitismo passa anche, volenti o nolenti, attraverso certi opinionisti.