Che resta della Lega nata per combattere il malaffare?
A Bellinzona il municipale uscente Mauro Minotti fa la ruota di scorta a Plr+Ps dotati dei numeri per decidere ciò che fa loro comodo: bontà sua, lascia intendere che in Municipio regge una buona collegialità, poi di leghista il nulla.
C’è di che riflettere sulla metamorfosi di una Lega che arranca per difendere un indifendibile municipale, prima capodicastero delle Finanze che ha consentito di pagare importi per opere incompiute che avevano superato il credito disponibile generando sorpassi milionari e ora, da capodicastero della Sicurezza consente al Corpo di polizia di redigere verbali di constatazione difformi dalla realtà dei fatti, ergo atti ufficiali falsati, aggravati dall’omissione di dovute entrate per l’erario comunale.
La sua dimensione, dopo due legislature, resta quella di un presidente del Patriziato, della mazza nostrana e dell’alambicco di Carasso.
La congiunzione delle liste di Lega e Udc genera grande confusione. Sarebbe fuorviante sottacere che la Lega annaspi e associ personaggi impresentabili concedendo spazio anche all’ancora comandante Polcom che non sfugge alla responsabilità per l’omissione di obblighi e doveri di servizio.
Insomma si esibisce un totale sdegno per una missione di servizio volta all’ossequio della legalità e degli interessi della Città.
C’è da allibire osservando l’ammissione di un funzionario ancora in carica che se la suona e se la canta in piena impunità su una lista congiunta che si propone di scansare dalla carica il suo capodicastero che peraltro porta la responsabilità politica per la malagestione di Polcom.
Arroganza a dispetto di valori fondamentali sono i pregi di Lega/Udc?
È preferibile lasciare ad altri poltrone per le quali servono competenze e autorità.