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Il potenziale di spazi urbani multifunzionali

Immaginate una città dove gli spazi urbani non siano più monofunzionali, ma si trasformino in aree polifunzionali, vivaci e aggreganti. Da giovane lavoratore che vive la città in diverse modalità vedo questa trasformazione come un'opportunità per arricchire l'identità dei quartieri.

Sono cresciuto nel Locarnese e da qualche anno vivo a Bellinzona. Mi sono reso conto recentemente che il 2007 è stato un anno significativo per due città che rivestono un ruolo importante nel mio percorso di vita: sia il Centro storico di Bellinzona sia Piazza Grande a Locarno sono stati trasformati da spazi destinati a parcheggi e vie di transito in aree pedonali. A ciò non ha però fatto seguito un cambiamento, a mio avviso necessario, sul piano architettonico. Trovo quindi impellente la modernizzazione di questi spazi. Locarno sta realizzando il progetto del parco urbano, mentre a Bellinzona manca al momento una visione globale e di ampio respiro.

Il quartiere in cui vivo accoglie, in una cornice unica e di una bellezza indiscutibile, ben otto piazze. Tuttavia, esse fungono da parcheggio o transito veicolare, accolgono qualche tavolo di bar e ristoranti e ospitano eventi settimanali o annuali. In altre parole, se le osserviamo in una tranquilla notte invernale ci accorgiamo che sono dei semplici rettangoli cementificati. Possiamo quindi pretendere da luoghi così concepiti che siano vivi e aggreganti?

La sensazione che ho maturato in questi anni è che diverse zone della città di Bellinzona siano vissute e pensate come aree con una sola destinazione d’uso, mentre in altre città che ho conosciuto, le aree maggiormente vive e aggregative avevano la caratteristica di attrarre le persone per gli scopi più disparati. Un esempio fra tutti è il Nicolas G. Hayek Park in riva al lago di Bienne.

A Bellinzona qualcosa è già in cantiere, basti pensare al Piano di Azione Comunale o alla prima tappa del parco della Golena. Trovo però che negli spazi urbani bellinzonesi manchino quelle strutture – come tavoli, giochi, giardini e spazi verdi, servizi igienici inclusivi e accessibili, fontane, parcheggi per bici coperti, zone grill, attrezzature sportive gratuite – che li renderebbero dei punti di incontro e di scambio, attirando diverse fasce di età e utenze.

Oggi gli spazi della Città di Bellinzona non esprimono al massimo il loro potenziale per creare un territorio coeso. Sono consapevole che la progettazione di spazi che soddisfino diverse esigenze richieda una pianificazione accurata e che questi spazi vadano poi gestiti correttamente, affinché non diventino caotici e le diverse attività non entrino in conflitto. Nonostante queste sfide, i vantaggi di spazi urbani multifunzionali mi sembrano essere chiari e significativi: massimizzano l'uso dello spazio, riducono i costi e promuovono la coesione sociale attraverso la diversificazione dell’utenza.

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