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Di occasioni mancate e bisogno di cambiamento

Nell’ultima legislatura vi sono state occasioni forse meno note che, accanto ai più grandi progetti e alle dichiarazioni di principio che molto animano la campagna elettorale, hanno permesso di riflettere l’effettiva sensibilità dei Gruppi su svariate priorità del Comune; delle votazioni che ho potuto stimolare direttamente e su cui, anche per stilare un bilancio critico della recente attività del Legislativo, ritengo opportuno e utile riportare l’attenzione.

Del Preventivo 2022 rimarco anzitutto l’incomprensibile bocciatura della richiesta di aprire i due centri giovanili durante tutti i sabati del mese, così come di potenziare la Divisione Pianificazione Ambiente e Mobilità in quanto motore dei progetti strategici futuri della Città (Pr unico, Peco, Pac ecc.). Gravoso è stato altresì il respingimento della proposta che chiedeva di creare un fondo sociale per combattere il carovita nel 2023, esito peraltro successivo alla chiusura del Municipio rispetto allo stimolo di destinare parte dei dividendi di Ail alle famiglie più in difficoltà. Rimane inoltre il rammarico per il sordo rifiuto per il 2024 del rafforzamento dell’Ufficio Intervento Sociale, servizio che si vede sempre più sotto pressione dalle crescenti richieste d’aiuto. Va infine ricordato il mancato accoglimento dell’emendamento che chiedeva di progettare per tempo una terza pista di ghiaccio, così da non dipendere a tempo indeterminato da contributi a fondo perso a privati. L’elenco, tuttavia, potrebbe continuare (consolidamento dei docenti d’appoggio e degli impieghi sociali ecc.).

Certamente in questi quattro anni non è mancato il sostegno del Legislativo ad alcune controproposte, che con spirito costruttivo hanno potuto reindirizzare determinate iniziative promosse dal Municipio: in ordine di tempo, mi riferisco ad esempio all’approvazione di due emendamenti da me presentati a Preventivo 2024, i quali hanno sventato la soppressione di varie unità di apprendistato e delle due settimane di asilo estivo a giugno. All’onor del vero non vanno neppure sottaciute quelle sollecitazioni che, seppur inizialmente respinte allorquando sollevate nel plenum, sono state recepite in un secondo momento dal Municipio (come un moderato potenziamento dell’Arp 3). Tutti passi in avanti, questi, che comunque vanno riconosciuti e di cui come fronte progressista non possiamo che essere lieti.

Ad ogni modo, dall’esito di numerose delle suddette proposte emerge purtroppo come l’indirizzo delle attuali maggioranze comprometta l’adozione di misure, più coraggiose ma praticabili, che potrebbero andare effettivamente a favore di una Lugano più inclusiva. In questo senso andrebbe data maggiore fiducia a quelle forze che, coerentemente, si dimostrano ricettive anche rispetto alle più puntuali richieste concernenti la socialità e il territorio: priorità che a mio avviso, ben lungi dall’esaurirsi in principi astratti, come visto possono e devono essere declinate anche nella concretezza della politica comunale.

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