Estero

Berna ‘deplora’ il veto Usa alla risoluzione araba per Gaza

Per la Confederazione ‘il rispetto del diritto umanitario internazionale è una priorità’. La proposta chiedeva il cessate il fuoco immediato

In sintesi:
  • La Cina si dice ‘delusa’ dal veto americano rilevando il consenso sul cessate il fuoco in seno al Consiglio di Sicurezza
  • Per la Russia la via della risoluzione alternativa Usa non è praticabile in quanto chiede solo una tregua temporanea a certe condizioni
Un manifestante fuori dal palazzo che ospita il Consiglio di Sicurezza Onu
(Keystone )
20 febbraio 2024
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La Svizzera "deplora il fallimento" al Consiglio di sicurezza dell'Onu di "una risoluzione per un immediato cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggi" a Gaza, scrive questa sera sulla rete sociale X il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae). "È urgente proteggere i civili a Gaza e garantire un accesso umanitario senza ostacoli. Il rispetto del diritto umanitario internazionale è una priorità", aggiunge il Dfae.

La risoluzione, presentata dall'Algeria, è stata bocciata a causa del veto degli Stati Uniti, ricorda il Dipartimento diretto da Ignazio Cassis in una nota, pure diramata in serata. La situazione umanitaria drammatica per oltre due milioni di persone a Gaza continua a peggiorare, sottolinea. Nell'adottare la risoluzione, il Consiglio di Sicurezza avrebbe tra l'altro anche richiamato le misure preventive della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024 per la prevenzione del genocidio in Medio Oriente e ribadito il suo appello per una soluzione a due Stati, spiega il Dipartimento.

"Non possiamo permettere che centinaia di migliaia di civili assediati siano lasciati morire di fame e soffrire di epidemie senza adeguate garanzie di sicurezza per la fornitura di assistenza umanitaria e per la loro stessa protezione", ha dichiarato il rappresentante elvetico prima del voto al Consiglio di sicurezza, stando a quanto riferisce il Dfae. Per Berna sono urgenti il rilascio immediato degli ostaggi, un cessate il fuoco umanitario, l'accesso senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza e il pieno rispetto del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani da parte di tutte le parti. Su questa base, va poi avviato un dialogo politico, con l'obiettivo di una soluzione a due Stati.

Tredici membri del Consiglio hanno votato a favore della risoluzione araba, bloccata dal veto Usa, mentre la Gran Bretagna si è astenuta.

La risoluzione araba influenzerebbe negativamente, se adottata, i delicati negoziati in corso che rappresentano "l'unica" via per una pace duratura nella regione, ha detto la rappresentante permanente americana Linda Thomas-Greenfield prima di mettere il veto sulla bozza oggi in agenda.

L'ambasciatrice ha annunciato ufficialmente il progetto di Washington per una risoluzione alternativa: "Ci sono molte cose su cui possiamo andare d'accordo", ha detto Thomas-Greenfield invocando un cessate il fuoco "appena praticamente possibile", la prima condanna di Hamas in una risoluzione del Consiglio di Sicurezza e un monito a Israele a non lanciare un'offensiva di terra su Rafah. Il coordinatore del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing ha aggiunto che non è il momento giusto per un cessate il fuoco permanente a Gaza, rilanciando però il monito che qualsiasi operazione rilevante di Israele a Rafah senza un piano per garantire la sicurezza del popolo palestinese sarebbe un disastro.

Cina ‘delusa’, la Russia boccia la risoluzione alternativa Usa

"Deluso" per il risultato del voto, il rappresentante permanente cinese Zhang Jun ha esortato il Consiglio di Sicurezza ad "agire rapidamente" per fermare la carneficina in Medio Oriente. Lodando l'atteggiamento "aperto" dell'Algeria che "ha portato molte idee costruttive" nel testo messo ai voti, l'ambasciatore cinese ha notato che sul cessate il fuoco c'è consenso in seno al Consiglio, "sono gli Stati Uniti che bloccano tutto". La Cina, uno dei cinque membri permanenti del Consiglio, è tra i 13 membri che hanno votato a favore della risoluzione.

La proposta degli Stati Uniti su Gaza per la Russia "non è un'alternativa praticabile". Lo ha detto, bocciando preventivamente la nuova iniziativa di Washington, il rappresentante permanente russo all'Onu, Vasily Nebenzya. "Washington è in cattiva fede, vuole solo prendere tempo", ha detto Nebenzya dopo il veto Usa. Secondo Mosca, il testo annunciato oggi in Consiglio di Sicurezza dall'ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield "non chiede un cessate il fuoco immediato, solo una tregua temporanea e solo quando le condizioni saranno mature".

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