La città al confine con l'Egitto è cruciale per le forniture di aiuti che devono raggiungere il territorio palestinese
Il Dipartimento federale degli affari esteri ha espresso timore per i piani di Israele di un'offensiva a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e ha chiesto il rispetto del diritto umanitario internazionale.
La Svizzera è preoccupata dei pericoli per i civili in caso di estensione dei combattimenti e ricorda come a Rafah vi siano 1,3 milioni di rifugiati in fuga dal conflitto. La città al confine con l'Egitto è anche cruciale per le forniture di aiuti che devono raggiungere il territorio palestinese.
Venerdì il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dato istruzione alle sue forze armate di preparare un "piano di evacuazione della popolazione" a Rafah. Nel frattempo, bombardamenti aerei hanno già fatto almeno una trentina di morti.
Berna non è la sola a essere inquieta dopo l'annuncio di Netanyahu. Anche il governo statunitense si è espresso chiaramente contro l'azione militare a Rafah negli scorsi giorni, mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha avvertito che metà della popolazione della Striscia è stipata in questa città e non ha un altro posto dove andare.