Cambio di presidenza in Consiglio comunale: Giorgio Fonio (Ppd) subentra a Claudio Schneeberger (Lega-Udc)
Chiasso «ha tutti gli elementi per essere a tutti gli effetti uno dei posti migliori in cui poter vivere». Parola di Giorgio Fonio (Ppd), da stasera nuovo primo cittadino di Chiasso dopo aver ricevuto la campanella da Claudio Schneeberger (Lega-Udc). Nel suo anno da presidente Fonio sarà affiancato da Otto Stephani (Us-I Verdi); gli scrutatori sono Filippo Tettamanti (Plr) ed Elena Galantino (Lega-Udc). Nel suo discorso di insediamento, Fonio ha preso spunto dall’esperienza personale vissuta in gioventù per sottolineare come Chiasso «mi ha permesso di ricostruire da zero un’esistenza, rendendomi un uomo felice e innamorato della propria famiglia». Ascolto, apertura e accoglienza «non sono prerogative comuni a tutti, mentre a Chiasso nonostante le molte difficoltà, che in realtà sono simili a molti comuni ticinesi, siamo pronti a dare una mano a chi si ritrova a vivere un momento difficile cercando di dare a tutti una possibilità per ripartire, per rilanciarsi ma soprattutto rialzarsi». Questo perché «siamo grandi nel contesto regionale, ma ancora abbastanza piccoli per fare in modo che le persone non si sentano un numero ma parte di una comunità».
Sempre ricordando la sua esperienza personale, Fonio ha continuato affermando che «oggi sono io che siedo nei banchi di chi può dare un contributo importante e ho anche la fortuna di svolgere un’attività professionale che mi permette di concentrare le mie forze a favore delle fasce più deboli della popolazione. E lo faccio con la convinzione che oggi debba essere io a impegnarmi per restituire a questa comunità quanto negli anni ha saputo darmi, in particolare in termini di amicizia e affetto». Per il nuovo primo cittadino «Chiasso non è il Municipio e non è il Consiglio comunale. Chiasso sono anche e soprattutto le numerose associazioni guidate da centinaia di volontari, i numerosi cittadini che nel silenzio più assoluto si impegnano nell’accogliere e aiutare chi si ritrova in difficoltà così come quella maggioranza silenziosa che vive a Chiasso ma che per svariati motivi non partecipa attivamente a quanto avviene sul nostro territorio». Per questo «noi tutti abbiamo la responsabilità di fare in modo che Chiasso sia agli occhi di chi la guarda una cittadina graziosa e accogliente, sia in termini di vivibilità che di socializzazione».
Nel suo discorso di commiato, Claudio Schneeberger ha voluto ricordare che l’anno che lo ha visto presidente «è stato sicuramente un anno difficile ancora una volta per la pandemia» a cui è seguita la guerra in Ucraina «che sta provocando molte problematiche anche alle nostre latitudini». Nei prossimi anni «dovremo affrontare nuove sfide soprattutto a livello energetico, confrontati con un aumento dei costi di approvvigionamento di gas ed elettricità. Per nostra fortuna – ha aggiunto – la nostra azienda Age ha già acquistato e quindi bloccato il prezzo fino al 2023». Guardando al distretto, l’uscente ha parlato di Basso Mendrisiotto. «Spero vivamente che il discorso aggregativo prenda la giusta via per poi realizzarsi entro pochi anni», è stato l’auspicio finale.