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Partecipare ai costi della Città? ‘Sì, ma con degli incentivi’

A dirlo è il neosindaco di Comano Francesco Moghini, interpellato sui contributi di centralità tematizzati da Michele Foletti e sui progetti del comune

Francesco Moghini, neosindaco di Comano
30 aprile 2024
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Farà piacere al sindaco di Lugano la posizione del suo omologo di Comano, il neoeletto Francesco Moghini, sui cosiddetti contributi di centralità. Michele Foletti negli ultimi mesi ha più volte evidenziato che sarebbe giusto che anche i Comuni della cintura urbana facessero la loro parte dal punto di vista finanziario quando si parla di progetti e servizi che si trovano sul territorio cittadino e portati avanti dalla Città, ma utilizzati dalla popolazione di tutto il comprensorio, come ad esempio in ambito culturale e sportivo. In alcuni cantoni questi rapporti sono disciplinati da regolamenti specifici, ma in Ticino il tema sembra ancora piuttosto tabù. Ora, il 43enne successore di Alex Farinelli apre al confronto, seppur a determinate condizioni. Lo abbiamo sentito, in occasione del suo insediamento.

Con 882 voti personali ha (quasi) eguagliato il risultato di Farinelli nel 2021, con un Plr saldamente primo partito (47,45% dei preferenze). Chi è Francesco Moghini e qual è stato il suo percorso politico?

Ho 43 anni, sono specialista per la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute per Ffs Infrastruttura e sono sposato con tre figli in età scolastica. Proprio trascorrere il mio tempo libero in famiglia è una delle mie passioni principali, come anche fare attività all’aria aperta. Sono entrato in politica da giovane, nel 2000: mi è sembrato naturale interessarmi alla cosa pubblica a favore del paese nel quale sono nato e cresciuto e dove verosimilmente continueranno ad abitare i miei figli dopo di me. Dopo una prima legislatura in Consiglio comunale (Cc), ho fatto una pausa anche per fare dei soggiorni all’estero e sono tornato in Cc nel 2016. Nel 2021 sono stato eletto in Municipio...

... e il 14 aprile è diventato sindaco. Quali sono le sue priorità per questa legislatura?

Sicuramente il rinnovo delle scuole elementari Tavesio: un investimento di almeno 10 milioni di franchi, ai quali ne vanno aggiunti ancora un paio per la realizzazione delle scuole provvisorie con dei prefabbricati. Un investimento importante che siamo chiamati ad affrontare, che ci permetterà di lasciare alle prossime generazioni un’infrastruttura moderna e al passo coi tempi, rendendo Comano ulteriormente attrattivo per le famiglie che ci vorranno abitare. Altri progetti in cantiere sono le sottostrutture di via San Bernardo, il nuovo serbatoio di acqua potabile che serve la Comano ‘alta’, la ristrutturazione dello stabile ex Raiffeisen con la creazione di uno spazio per le associazioni, il nuovo ecocentro e tanti altri che andranno però naturalmente coordinati con il nostro Piano finanziario e con le disponibilità operative della nostra amministrazione e dell’Ufficio tecnico.

Tra i temi di maggior attualità degli ultimi anni ci sono il progetto della casa anziani e l’antenna 5G della Swisscom. A che punto siamo?

Per la casa per anziani abbiamo finalmente una base pianificatoria cresciuta in giudicato, che ci permette ora di riattivare il consorzio. Il primo passo sarà capire quali Comuni sono ancora interessati alla realizzazione di questa importante opera (sin qui: Cureglia, Porza, Savosa e Vezia, ndr) e se ci sono nuovi interessati disposti a ‘salire a bordo’. La questione antenna è molto semplice: tutti (o quasi) vogliono la copertura ma nessuno vuole l’antenna ‘nel proprio giardino’. Il Municipio, insieme a Swisscom e Rsi si è impegnato a promuovere delle soluzioni concrete, purtroppo sempre osteggiate da chi l’antenna non la vuole. Ultima in ordine cronologico è stata la possibilità di mantenere un’antenna provvisoria, sempre nel comparto Rsi. Quest’opzione è già stata oggetto di opposizione in sede di domanda di costruzione (per l’estensione per due anni dell’antenna attuale, ndr) da parte di un folto gruppo di cittadini. Purtroppo non si intravvedono soluzioni rapide all’orizzonte.

Dopo la ‘politica interna’, gli esteri: che margini ci sono per accrescere la cooperazione con i Comuni vicini?

La collaborazione con i vicini è un tema importante, che già viviamo, per esempio nell’utilizzo congiunto di macchinari costosi come la spazzatrice oppure nella gestione dell’ecocentro, attualmente entrambi condivisi con Cureglia. Un altro tema importante, per il quale il Cantone ha promosso uno studio coordinato, è la connessione intercomunale degli acquedotti che permetterà (idealmente) di far fronte in modo più efficace ai problemi di approvvigionamento che si manifestano nei periodi di siccità prolungata, o in caso di guasti o rotture all’infrastruttura idrica. Naturalmente i presupposti per qualsiasi collaborazione sono dei buoni rapporti di vicinato, che vanno coltivati da entrambe le parti.

A proposito di buon vicinato: è d’accordo con la riflessione di Foletti sui contributi di centralità, ossia che i Comuni della cintura urbana dovrebbero partecipare maggiormente ai costi di progetti e servizi della Città ma che toccano tutti?

Lugano riveste un ruolo importante come centro di interesse per esempio nel contesto turistico ma anche per le infrastrutture sportive e culturali che mette a disposizione, questo a beneficio di tutti. Se dal punto di vista degli investimenti faccio fatica a vedere la possibilità di un intervento finanziario dei Comuni della cintura urbana, per quanto concerne la gestione corrente si potrebbero invece fare dei ragionamenti, sedendosi a un tavolo. In questo caso, andrebbero a mio modo di vedere promossi anche degli incentivi ai cittadini, per esempio estendendo la territorialità della Lugano Card che permette di avere accesso a infrastrutture e servizi offerti a un prezzo agevolato.

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