La Lega dei ticinesi non intende sostenere Ignazio Cassis nella sua corsa al Consiglio federale. L’annuncio del partito di maggioranza relativa in Ticino, che alle camere federali conta due deputati, è stato dato ieri dalle colonne del ‘Mattino della Domenica’, dove si accusa il consigliere nazionale liberale-radicale di incoerenza vista la sua doppia cittadinanza svizzera e italiana. “La realtà è che il candidato liblab al Consiglio federale si è naturalizzato nel 1976, perdendo la cittadinanza italica perché ai tempi non era possibile essere binazionali”, scrive in prima pagina il domenicale. “Poi nel 1992, con la nuova legge, si è ripreso il passaporto tricolore”. L’articolista accusa poi Cassis di aver “mollato in fretta e furia il passaporto del Belpaese solo adesso, quando era ormai impossibile fare diversamente”.
Intanto durante lavori dell’assemblea dei delegati a Berna di sabato la sezione ticinese dei Verdi ha inviato il Gruppo alle Camere federale a votare almeno al primo turno, in occasione della successione di Didier Burkhalter in governo, l’ex consigliera nazionale ed ex consigliere di stato ticinese Laura Sadis.
Il consigliere nazionale ticinese Marco Chiesa intende presentare una mozione affinché ai membri del Governo sia vietato possedere la doppia nazionalità e un atto parlamentare per obbligare i colleghi di legislativo a iscrivere nel registro dei loro interessi anche le rispettive cittadinanze.