Estero

Erdogan alza il tiro sulla Germania

20 marzo 2017
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Prosegue con toni sempre più accesi l’offensiva diplomatica della Turchia contro Angela Merkel e la Germania che questa sera con il ministro degli esteri risponde:"Ora è stato passato il segno". Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha lanciato nuovi strali contro la cancelliera accusandola di sostenere "terroristi", come il corrispondente della Welt, che sarà processato per spionaggio, e, cosa che ha fatto scattare la risposta di Berlino, usa "metodi nazisti" contro i turchi in Germania. Inoltre, Ankara ha convocato l’ambasciatore di Berlino, protestando per alcune bandiere del Pkk apparse in un corteo di curdi a Francoforte. Come se non bastasse, si è aperto un altro fronte di tensione, stavolta con la Danimarca, perché alcuni suoi cittadini sarebbero stati minacciati dalle autorità turche. Giorno dopo giorno, Erdogan sta conducendo la sua campagna elettorale per il referendum di aprile sul presidenzialismo all’insegna del muro contro muro con l’Europa. A partire da Germania e Olanda, bollate come Paesi ’nazisti’ per aver vietato i comizi per il sì ai ministri turchi, con la motivazione di rischi per la sicurezza interna. E che Ankara, invece, ha letto come una sorta di ’guerra di religione’ condotta dagli europei per minare l’autorità di Erdogan, accusandolo di non rispettare gli standard democratici. Oggi, parlando da Istanbul, il leader turco è tornato sulla vicenda del reporter della Welt Deniz Yucel, con il doppio passaporto, fermato lo scorso 27 febbraio per propaganda a sostegno di organizzazione terroristica e incitamento alla violenza, tra le proteste di Berlino. "Grazie a Dio è stato arrestato", ha detto Erdogan, inviando un messaggio niente affatto conciliante alla Merkel: lei "rivuole indietro un agente terrorista", ma Yucel verrà processato dalla nostra magistratura, che è "indipendente". Poi, il nuovo affondo anti-tedesco: la cancelliera utilizza "metodi nazisti contro i miei fratelli turchi che vivono in Germania e contro i miei ministri e deputati che vanno lì". "Siamo tolleranti, ma non siamo degli imbecilli" ha detto Gabriel in un’intervista di cui il quotidiano Passauer Neue Presse ha dato delle anticipazioni aggiungendo:"Ho fatto sapere molto chiaramente al mio omologo turco che con quelle dichiarazioni è stato oltrepassato un limite" viste le dichiarazioni "scioccanti" di Erdogan.


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