Amazon batte Microsoft

Amazon supera Microsoft e, dopo molti anni di dominio del gruppo di Redmond, cambia il primo operatore Internet e software per fatturato. Cambia anche il vento nell’occupazione, con il settore che comincia a registrare licenziamenti consistenti mentre non muta l’avversario principale dei gruppi statunitensi: la Cina, le cui imprese stanno correndo a ritmi molto superiori a tutti gli altri.

Emerge da un’indagine sulle multinazionali di Ricerche e Studi di Mediobanca, che quest’anno presenta un focus appunto sui gruppi di software e web. Con un dato chiaro: tra i primi gruppi mondiali del settore uno solo è europeo (la tedesca Sap), 14 sono statunitensi, quattro cinesi, due giapponesi. Amazon come detto – dalla redditività però ridottissima – per la prima volta stacca tutti per ricavi con un totale di 73 miliardi, contro i 71 di Microsoft e i 54 di Google.

Ma il trend è tutto a favore dei nuovi big cinesi: in 3 anni l’attivo tangibile di Alibaba è cresciuto del 484%, quello di JD.com del 438%, di Badu del 293%. E anche nella crescita dell’occupazione sono in testa: nel triennio JD.com ha aumentato i dipendenti del 238% e Badu del 188%, con le sole Facebook e Amazon che riescono a tallonarle da vicino con una crescita della forza lavoro del 187% e del 174%.

Cominciano invece ad accusare riduzioni importanti Yahoo, che tra il 2011 e il 2014 ha tagliato l’11% dei dipendenti, Symantec, Activision blizzard e Netflix, con una riduzione del 6,8%. Facebook con un balzo di tre posizioni scalza invece Alibaba dal primo posto per redditività (40% di risultato prima degli oneri finanziari sul fatturato).

Come di consueto la ricerca di R&S Mediobanca è su tutto il mondo delle multinazionali e mette in luce come il maggior gruppo industriale per attivi tangibili sia Toyota con 328 miliardi, seguita da PetroChina (310) e Volkswagen (291) mentre Apple (535 miliardi) si conferma al top come valore di Borsa.