Svizzera

L'ex vicepresidente siriano sarà processato nella Confederazione

Rifaat al-Assad, 86enne, fratello dell'ex presidente Hafiz al-Assad e zio dell'attuale leader, è accusato di crimini di guerra e contro l'umanità

Rifaat al-Assad nel 2005
(Keystone)
12 marzo 2024
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L'ex vicepresidente siriano Rifaat al-Assad sarà giudicato dal Tribunale penale federale (Tpf) per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha deciso di rinviarlo a giudizio, si legge in una nota odierna.

In qualità di comandante delle cosiddette Brigate di difesa ("Saraya al Difaa" in arabo), l'accusato avrebbe ordinato omicidi, atti di tortura, trattamenti crudeli e detenzioni illegali nell'ambito del conflitto armato e dell'attacco generalizzato lanciato contro la popolazione della città siriana di Hama nel febbraio 1982, ha indicato l'Mpc nel comunicato.

Secondo l'atto d'accusa, il conflitto tra le forze armate siriane e l'opposizione islamista, in particolare il gruppo armato dei Fratelli musulmani noto come "Avanguardia combattente dei Fratelli musulmani", avrebbe causato, secondo le stime, tra i 3'000 e i 60'000 morti nella città di Hama, la maggior parte dei quali erano civili. Le Brigate di difesa sarebbero state le principali forze responsabili della repressione.

Soggiorno in Svizzera

Nel dicembre 2013, in seguito a una denuncia dell'organizzazione non governativa Trial International, il Ministero Pubblico federale aveva aperto un procedimento penale contro l'accusato, dopo che un controllo di polizia aveva rivelato che Rifaat al-Assad, zio dell'attuale presidente siriano Bashar al-Assad, soggiornava in un hotel di Ginevra all'epoca.

Il procedimento è stato aperto in virtù della competenza universale e anche dell'imprescrittibilità dei crimini di guerra. L'ex Codice penale militare stabilisce infatti che i crimini di guerra sono punibili in Svizzera dal 1968, indipendentemente dal luogo o dalla cittadinanza dell'autore o della vittima, ha precisato ancora la procura federale.

Il Ministero pubblico della Confederazione ha diramato un mandato di ricerca internazionale due anni fa, ma lo ha tenuto segreto fino all'agosto del 2023 per evitare che Rifaat al-Assad potesse prendere provvedimenti per eluderlo.

L'ex vicepresidente siriano, oggi 86enne, è fuggito dalla Siria nel 1984 a seguito di un colpo di Stato fallito contro il fratello, all'epoca presidente. Ha soggiornato in Russia e in Svizzera, prima di stabilirsi in Francia.

Condannato dai tribunali francesi a quattro anni di reclusione per appropriazione indebita e riciclaggio di denaro, è ritornato in Siria nell'ottobre 2021. Potrebbe essere processato anche in Spagna per i più ampi sospetti di "averi di origine illecita" che riguardano oltre 500 proprietà sequestrate per un valore di 691 milioni di euro.

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