laR+ Vallese

La nuova Costituzione finisce nel cestino

Il progetto di nuova Costituzione con diritto di voto e di eleggibilità agli stranieri con permesso C a livello comunale è stato respinto dai vallesani con il 68,13%, il progetto senza quell’opzione con il 57,04% di contrari. La partecipazione è stata del 61,49%. Frutto di quattro anni di lavori dell’assemblea costituente, il mega progetto avrebbe sostituito la Costituzione del 1907 e ha risvegliato i timori della minoranza tedescofona dell’Alto Vallese, con i due consiglieri di Stato della regione, Roberto Schmidt (Centro) e Franz Ruppen (Udc) che si erano pubblicamente detti contrari. Il voto si è trasformato in una prova di forza fra l’Alto Vallese, dove vive il 25% della popolazione, e il resto del cantone francofono. La nuova legge prevedeva, fra l’altro, un Consiglio di Stato allargato da 5 a 7 membri e un seggio a testa garantito per Alto, Medio e Basso Vallese. La ripartizione dei 130 seggi in Gran Consiglio sarebbe stata calcolata in base alla popolazione residente, stranieri compresi, in sei regioni: la misura rischiava di svantaggiare l’Alto Vallese, dove la crescita demografica è più lenta. Tra gli altri punti che dividevano tedescofoni e francofoni, l’auspicio dell’Alto Vallese di due posti assicurati nel governo cantonale e la garanzia di mandare a Berna uno dei due rappresentanti al Consiglio degli Stati. L’assemblea costituente aveva deciso altrimenti. ATS/RED