Svizzera

Boom di notti nelle capanne, il Ticino fa la parte del leone

Fra le 147 strutture del Club alpino svizzero, quelle nel nostro cantone hanno registrato l'incremento maggiore di pernottamenti (+16,3%)

In sintesi:
  • A livello nazionale la progressione su base annua è del 5%
  • In Ticino per l'insieme dell'anno è la capanna Alzasca, in Valle Maggia, ad aver fatto segnare l'incremento più forte di pernottamenti (+29,2%)
La Capanna Adula
(Ti-Press)
21 febbraio 2024
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Le 147 capanne aperte del Club alpino svizzero (CAS) hanno registrato un numero di pernottamenti mai raggiunto prima nella stagione estiva dello scorso anno. Dopo un precedente primato nei mesi da maggio a ottobre del 2022, l'incremento è stato del 5,0%, a quota 310'735. Sull'insieme dell'anno è nelle Alpi ticinesi che la progressione è stata più consistente.

La statistica pubblicata oggi non contempla sei rifugi, chiusi o distrutti da valanghe come la Capanna di Sciora, nell'alta Val Bondasca. Il settore è chiuso per gli escursionisti dalla frana del Pizzo Cengalo dell'agosto del 2017. Ad eccezione del Vallese, tutte le altre cinque regioni alpine e prealpine definite dal CAS hanno approfittato di più pernottamenti nella bella stagione.

Per i dodici mesi, sono mancate solo 1’800 notti (-0,4%, a quota 373'123) per eguagliare il record dell'anno prima. Al secondo risultato della storia per numero di pernottamenti corrisponde però il primato per il loro fatturato, che per la prima volta supera quota 10 milioni di oltre 70'000 franchi (+2,7% su base annua). Le vendite delle consumazioni sono invece leggermente diminuite (-0,9%) a 27,97 milioni di franchi.

Meno notti in inverno per mancanza di neve

Come l'anno precedente, la stagione invernale 2022-2023 è stata caratterizzata da mancanza di neve e da temperature miti. In tutta la Svizzera, i pernottamenti tra l'inizio di novembre e la fine di aprile sono diminuiti del 18,8% rispetto all'anno precedente, attestandosi a poco meno di 64'000 unità. Solo i rifugi ticinesi hanno registrato un aumento dei pernottamenti (+44%). Tutte le altre regioni hanno registrato cali, fino al 31%.

Nel corso dell'intero anno, le capanne ticinesi hanno beneficiato maggiormente delle condizioni meteorologiche generalmente buone, nonostante talora forti precipitazioni durante l'estate: i pernottamenti sono aumentati del 16,3% rispetto all'anno precedente. Anche i rifugi dell'Oberland bernese hanno registrato una progressione del 4,5%. In tutte le altre regioni vi è invece stato un calo, nei Grigioni del 3,0%.

In Ticino per l'insieme dell'anno è la capanna Alzasca, in Valle Maggia, ad aver fatto segnare l'incremento più forte di pernottamenti (+29,2%), a 1’887. La capanna in cui più escursionisti hanno trascorso la notte è stata quella di Cadlimo, in alta Leventina (4’360 notti, +18,4%).

I dati, in controtendenza con quelli cantonali, sono in crescita anche nel Grigioni italiano: alla capanna da l'Albigna, in Bregaglia, la progressione è stata del 18,8%, a 4’478; a quella del Forno, pure in Bregaglia, del 10,6%, a 2’766; al rifugio Saoseo (Val da Camp, Valposchiavo) del 13,4% a 2’447.

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