Svizzera

Riuscite le iniziative contro l'import di foie gras e pellicce

I due testi chiedono lo stop all'ingresso nel Paese di prodotti che causano sofferenza agli animali e che sono già vietati nella Confederazione

Oche in un allevamento in Francia
(Keystone)
20 febbraio 2024
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Le iniziative popolari che intendono vietare l'import di pellicce ottenute infliggendo sofferenze agli animali e il foie gras sono riuscite. I due testi hanno raccolto, rispettivamente, 113'474 e 102'478 firme valide, indica una nota odierna della Cancelleria federale.

Le due proposte di modifica costituzionale – "Sì al divieto di importazione di foie gras (Iniziativa foie gras)" e "Sì al divieto di importare prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali (Iniziativa pellicce)" – sono state lanciate nel giugno 2022 da Alliance Animale Suisse, un'associazione che raggruppa organizzazioni come Animal Trust, Wildtierschutz Schweiz e Animal équité.

Al momento della consegna delle firme, avvenuta verso la fine di dicembre, Alliance Animale Suisse ha sostenuto che, pur non potendo essere realizzati in Svizzera, tali prodotti vengono importati in massa. Ingozzare oche e anatre è considerata una crudeltà vietata da oltre 40 anni nella Confederazione, aggiungeva l'organizzazione ricordando che, malgrado ciò, vengono importati ogni anno 200'000 chilogrammi di foie gras.

In Svizzera arrivano inoltre annualmente circa 350 tonnellate di pellicce, per le quali vengono uccisi circa 1,5 milioni di animali. Più della metà di questi prodotti proviene dalla Cina, dove i maltrattamenti nei confronti delle bestie sono quotidiani, lamentava Alliance Animale Suisse.

Stando all'organizzazione, queste iniziative permetteranno di avviare un dibattito sulle incongruenze che ci portano a emanare disposizioni di legge che poi aggiriamo.

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