Svizzera

Le pillole per l'erezione in vetta alle importazioni illegali

Quasi due terzi dei farmaci sequestrati in dogana riguardano stimolanti per le prestazioni sessuali, seguono sonniferi, ormoni e spray nasali

In sintesi:
  • La maggior parte dei prodotti sequestrati arriva dall'India ma i Paesi di provenienza cambiano spesso
  • I farmaci importati illegalmente possono essere molto pericolosi per la salute
Il commercio illegale di pillole ‘magiche’ tira ancora
(Ti-Press)
8 febbraio 2024
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Sono sempre gli stimolanti per l'erezione, acquistati sul web, i prodotti maggiormente intercettati dalle dogane. È quanto risulta dai sequestri operati dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) su incarico di Swissmedic. Seguono i sonniferi e tranquillanti, gli ormoni (tra cui anche la melatonina), gli spray nasali e i lassativi.

Complessivamente, lo scorso anno, l'Udsc ha confiscato 6'659 importazioni illegali di medicamenti (6'793 nel 2022). Delle spedizioni sequestrate quasi 3'000 provengono dall'India, il che corrisponde a una percentuale del 43%. I Paesi di spedizione e di fabbricazione dei prodotti illegali cambiano in continuazione, così che autorità e fornitori illegali sono in lotta da anni, indica in una nota odierna l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic).

Da anni gli stimolanti per l'erezione rappresentano la stragrande maggioranza dei medicamenti illegali (oltre due terzi nel 2023). Tuttavia, questi "medicinali" importati dall'estero spesso non contengono principi attivi, o hanno principi attivi falsamente dichiarati e talvolta additivi nocivi. Swissmedic mette periodicamente in guardia dall'acquisto di farmaci da fonti dubbie, in particolare da negozi online, poiché così facendo si mette in pericolo la propria salute e si favoriscono le reti criminali. Inoltre, l'uso sicuro di medicamenti soggetti a prescrizione medica richiede prima una consulenza specialistica personale, viene precisato nella nota.

India in testa

Per quanto riguarda l'origine delle spedizioni confiscate, l'anno scorso – come detto – il primo posto è stato occupato dall'India. Secondo Swissmedic, si tratta però soltanto di un'istantanea e questo dato può mutare rapidamente. Gli attori del commercio di prodotti illegali cambiano in continuazione il proprio "modus operandi", adeguando a breve termine sia la produzione sia la spedizione in risposta alle misure adottate dalle autorità.

Ad esempio, la percentuale di spedizioni confiscate provenienti dall'Europa orientale è scesa dal 34% al 17% nell'arco di un anno. Uno dei motivi principali è stata un'efficace azione delle autorità polacche, coordinata a livello internazionale, contro le reti criminali. Le rotte delle spedizioni sono state quindi modificate, scegliendo l'India come via di transito. Questo Paese offre anche il vantaggio di costi di spedizione più bassi rispetto a quelli europei.

Distruzione farmaci e procedure amministrative

Per il 90% (5'986) delle spedizioni illegali di farmaci confiscati è stata utilizzata la procedura semplificata, che consente a Swissmedic e all'Udsc di ritirare dalla circolazione e distruggere determinati preparati e principi attivi (soprattutto stimolanti per l'erezione, dimagranti e psicofarmaci) per proteggere la salute delle persone acquirenti. Swissmedic ha inoltre avviato 185 procedure amministrative ordinarie con pene pecuniarie.

La divisione Diritto penale ha trattato 41 procedure penali amministrative a causa di importazioni illegali di medicamenti. Inoltre, ha trasferito ai Ministeri pubblici cantonali competenti altri 113 casi concernenti spedizioni miste (contenenti stupefacenti e altri medicinali). Dal canto suo, l'Udsc ha avviato nove procedimenti penali e ha sporto 263 denunce alle autorità cantonali per importazioni illegali di medicamenti contenenti stupefacenti.

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