Svizzera

Il Consiglio federale contro l'iniziativa sui fuochi d'artificio

Il governo consiglia al parlamento di respingere senza controprogetto la proposta di vietare ai privati la vendita e l'uso dei botti in tutto il Paese

In sintesi:
  • L'iniziativa contempla la possibilità di accordare autorizzazioni eccezionali per eventi d'importanza sovraregionale, per esempio il 1° agosto
  • Il governo ritiene che le emissioni di particolato e il rumore prodotto abbiano una durata limitata e siano relativamente contenuti e che Cantoni e Comuni abbiano già le basi giuridiche per porre limitazioni
Fuochi d’artificio a Basilea
(Keystone)
24 gennaio 2024
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Respingerla senza controprogetto, né diretto né indiretto: è quanto raccomanda oggi al parlamento il Consiglio federale in merito all'iniziativa popolare "Per una limitazione dei fuochi d'artificio". Il motivo? Cantoni e Comuni dispongono già delle basi giuridiche per limitare simili manifestazioni.

L'iniziativa popolare chiede che le persone, gli animali e l'ambiente vengano protetti maggiormente dal rumore e dalle emissioni causate dai fuochi d'artificio, precisa una nota governativa odierna. Nello specifico, intende vietare ai privati la vendita e l'uso di fuochi d'artificio in tutta la Svizzera, eccezion fatta per fuochi d'artificio non rumorosi, come bengala o vulcani.

L'iniziativa contempla inoltre la possibilità di accordare autorizzazioni eccezionali per eventi d'importanza sovraregionale, per esempio il 1° agosto.

Sebbene consapevole che i fuochi d'artificio rumorosi disturbino parte della popolazione e che possano innescare particolari reazioni negli animali, il governo crede che le emissioni di particolato e il rumore prodotto abbiano una durata limitata e siano relativamente contenuti.

Oltre a ciò, i Cantoni e i Comuni dispongono già delle basi giuridiche necessarie per limitare i fuochi d'artificio. Molte Città e molti Comuni se ne avvalgono già, limitando l'uso di fuochi nel tempo e/o nello spazio oppure subordinandone l'impiego al rilascio di un'autorizzazione.

Allo stesso tempo, l'esecutivo rileva che molte persone collegano i "botti" a emozioni positive ed è quindi superfluo e sproporzionato limitare la vendita e l'uso di fuochi d'artificio.

L'iniziativa

L'iniziativa popolare "Per una limitazione dei fuochi d'artificio", depositata lo scorso 5 novembre, ha raccolto 137'193 firme valide. Ai promotori danno fastidio i fuochi d'artificio particolarmente rumorosi, come i petardi che, col loro botto, disturbano il vicinato e spaventano gli animali.

A preoccupare i fautori del testo è anche l'inquinamento dell'aria. L'iniziativa è sostenuta da una serie di organizzazioni, molte delle quali si battono per la tutela di animali, sia selvatici che domestici.

Il sondaggio

Stando a un sondaggio di fine dicembre commissionato dal portale di notizie Watson condotto su un campione di 8’250 persone della Svizzera tedesca e francese, la proposta di modifica costituzionale godrebbe di un forte sostegno da parte della popolazione: il 76% degli intervistati sarebbe favorevole al testo, adducendo quali ragioni principali il benessere degli animali e l'inquinamento atmosferico. I contrari sarebbero il 24%.

Secondo l'inchiesta, ad essere più favorevole all'iniziativa è l'elettorato verde (92%). Anche negli ambienti "borghesi" una maggioranza si è espressa a favore di una restrizione nell'uso dei fuochi pirotecnici. Il minor sostegno è stato registrato tra le file del PLR (62%).

Secondo l'indagine le ragioni principali a sostegno dell'iniziativa sono lo stress per gli animali domestici e da reddito, come anche per quelli selvatici. Anche l'inquinamento atmosferico ha un ruolo importante.

Circa un quarto degli intervistati si è detto contrario all'iniziativa per motivi legati alla "tradizione". Una proibizione relativa ai fuochi d'artificio, inoltre, non dovrebbe essere inserita nella Costituzione.

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