Svizzera

Svizzeri contrari alla pubblicità di tabacco

Lo afferma un sondaggio della Lega polmonare svizzera in vista del dibattito commissionale al Nazionale, i rischi sanitari preoccupano

Ti-Press
2 novembre 2020
|

Due terzi degli svizzeri sono a favore di un divieto della pubblicità di tabacco. Il dato emerge da un sondaggio svolto dalla Lega polmonare svizzera in concomitanza con la prossima seduta della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) durante la quale si dibatterà la legge sui prodotti del tabacco.

‘Un dato sopra la media’

Il 67% degli intervistati si è dichiarato favorevole a un generale divieto di pubblicizzare il tabacco. E il 22% si è detto piuttosto favorevole alla proposta. Si tratta di un dato decisamente al di sopra della media in un sondaggio online: gran parte delle persone intervistate quindi respinge fermamente la pubblicità di prodotti del tabacco classici. Con il 78% delle risposte affermative, le persone coinvolte nel sondaggio caldeggiano anche una rigida regolamentazione dei nuovi prodotti del tabacco e contenenti nicotina quali sigarette elettroniche, iQOS e tabacco per uso orale.

La Lega polmonare svizzera accoglie con soddisfazione un appoggio così ampio al divieto da parte della popolazione. In tutti i gruppi d’età, donne e uomini di qualsiasi appartenenza politica, sia nelle campagne che nelle città si schierano a favore dell’introduzione del divieto.

Le ragioni

Il generale rifiuto della pubblicità è motivato innanzitutto dai rischi sanitari e di dipendenza rappresentati da questi prodotti, con il 47%. La seconda motivazione, al 29%, è la tutela dei giovani. Questo gruppo di età infatti rischia particolarmente di sviluppare una dipendenza. Al terzo posto con il 18% vengono citati gli elevati costi sanitari che il fumo genera: il divieto della pubblicità ne ridurrebbe l’onere.

E in futuro si auspica un giro di vite 

Alla domanda su quali pubblicità dovrebbero essere vietate, più del 70% dei partecipanti al sondaggio ha indicato la sponsorizzazione di eventi culturali e sportivi. Questo tipo di pubblicità infatti cerca di far conoscere i prodotti del tabacco e contenenti nicotina in particolare ad adolescenti e giovani adulti.

È auspicabile, stando alla Lega polmonare svizzera, che in futuro anche nei cinema svizzeri vengano vietati gli spot che pubblicizzano il tabacco. Gli intervistati inoltre hanno riferito di essere favorevoli all’applicazione del divieto a manifesti, giornali e riviste. In pratica, in qualsiasi spazio pubblico. Infine è emerso anche il sostegno della popolazione al divieto di dispositivi pubblicitari su Internet e nei punti vendita.

Claudia Künzli, direttrice della divisione Promozione della salute e prevenzione, nel sondaggio trova conferma delle istanze politiche della Lega polmonare svizzera: «È evidente che per la popolazione salute e tutela dei giovani vengono per prime. Per questo è necessario un rigido divieto della pubblicità del tabacco.»

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE