Nel match d'apertura di Euro 2020 a Roma la squadra di Roberto Mancini schiaccia 3-0 la Turchia e manda un chiaro segnale agli elvetici (e non solo)
La Svizzera è avvisata, l’Italia di Roberto Mancini fa sul serio. Nel match d’esordio di Euro 2020 gli Azzurri, inseriti nel girone A assieme appunto ai rossocrociati e al Galles che si sfideranno domani pomeriggio a Baku, ha fatto un sol boccone della Turchia, sconfitta 3-0 all’Olimpico di Roma senza mai realmente riuscire a impensierire i padroni di casa, tanto nel punteggio quanto nella gestione dell’incontro. Chiellini e compagni hanno infatti messo in campo solidità, personalità, intelligenza tattica, maturità e freschezza allo stesso tempo e grazie all’autorete di Demiral e alle marcature di Immobile e Insigne (tutte nel secondo tempo), hanno centrato il 28esimo (sì 28) risultato utile consecutivo, senza subire gol per l’ottava partita di fila e partendo quindi con il piede giusto in un torneo che a maggior ragione ora li attende tra grandi protagonisti.
Le scelte dei due allenatori non hanno riservato particolari sorprese, con Roberto Mancini che ha disegnato il suo undici titolare attorno al geometra Jorginho, con i senatori Bonucci e Chiellini in mezzo alla difesa e il tridente formato da Insigne, Berardi e Immobile davanti. Senol Günes ha dal canto suo confermato Yilmaz quale unica punta e il resto dei giocatori, compreso il numero dieci Calhanoglu, spesso chiusi dietro la linea della palla.
Ne è scaturito un inizio di partita giocato in maniera piuttosto contratta da entrambe le formazioni, con i padroni di casa che hanno provato a muovere il pallone ma senza riuscire a costruire più di una mezza occasione con Immobile, che all’11 ha messo a lato dopo spunto di Berardi. Al 18’ è stato il terzo componente del tridente d’attacco azzurro a trovarsi sui piedi il pallone buono per sbloccare la situazione, ma Insigne non è riuscito a calibrare al meglio il destro a giro dalla sua “mattonella”.
Un episodio che ha dato coraggio all’Italia, da quel momento decisamente padrona del campo e vicinissima al vantaggio, evitato al 22’ solo dal gran volo di Cakir sull’incornata di Chiellini. Un pizzico di precisione è invece mancato a Immobile una decina di minuti più tardi (sempre di testa). Il primo pallone toccato da Donnarumma? Al 35’ su una delle rare sortite offensive (in questo caso innocua) dei turchi in un primo tempo chiusosi con un’Italia dominante e il tentativo centrale di Immobile.
La ripresa si è aperta con due sostituzioni (una per parte, Under per Yazici e Di Lorenzo per Florenzi) che non hanno sostanzialmente cambiato il copione, con l’Italia a costruire e la Turchia a difendersi. Troppo forse, perché al 53’ proprio nel tentativo estremo d'intercettare il pallone messo al centro da Barella, il difensore della Juventus Demiral lo ha goffamente (di petto) messo alle spalle del suo portiere. L’esplosione dell’Olimpico ha caricato ulteriormente i padroni di casa, che non hanno smesso di premere e si sono resi pericolosi ancora con Insigne, Locatelli e Berardi. Inevitabile e meritatissimo è così arrivato anche il 2-0, con Immobile che al 66’ si è fatto trovare al posto giusto (in mezzo all’area) dopo la respinta corta di Cakir sul bel destro di Spinazzola. La ciliegina sulla torta l’ha poi messa Insigne, il quale a una decina di minuti dal termine e al quarto tentativo (almeno) di destro a giro della serata ha infine fatto centro, facendo definitivamente partire la festa.