CALCIO

Una rivalità che si rinnova da quella sera di marzo del 2017

Champions League, mercoledì nei quarti Psg - Barcellona, una lunga storia nata con la ‘remontada’ di sette anni fa

Il Psg si affida ai giovani, ma soprattutto alla classe di Mbappé
9 aprile 2024
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Il Psg ospita mercoledì il Barcellona nell'andata dei quarti di finale di Champions League. È l'ennesimo episodio di una rivalità diventata emblematica, in particolare con la notte della "remontada" del 2017.

Il Psg ha iniziato la stagione sminuendo l'importanza della Champions League, una priorità negli anni precedenti ma ufficialmente non più un’"ossessione" a causa delle innumerevoli delusioni. Ma l'allenatore arrivato la scorsa estate, Luis Enrique, ha rilanciato la squadra in tempi record e resta in lizza per uno storico – e ipotetico – triplete, con Ligue 1 e Coppa di Francia. E, con la prospettiva di affrontare l'Atletico Madrid o il Dortmund in semifinale, avversari alla portata del club parigino, raggiungere la finale non è affatto impensabile. Soprattutto se la superstar Kylian Mbappé vorrà lasciare un segno indelebile nella storia del club prima di partire quest'estate, probabilmente per il Real Madrid.

Ma il primo ostacolo da superare si chiama Barcellona, uno dei club più vincenti della competizione con cinque titoli e grande rivale del club parigino. Numerosi scontri, trasferimenti e rapporti tesi tra le due società hanno creato una rivalità unica in Europa da quando il Psg è stato acquistato dal fondo qatariota Qsi nel 2011. La famosa "remontada" dell'8 marzo 2017, quando il Psg fu sconfitto per 6-1 nel ritorno degli ottavi di finale dopo aver vinto l'andata per 4-0, è entrata nella leggenda e nei dizionari. Il Psg si è poi vendicato, pur se nel contesto piuttosto anomalo del calcio al tempo della pandemia, con il successo del 2021 (4-1, 1-1). Soprattutto, ha privato il Barça delle sue due stelle più importanti, Neymar nel 2017 e Messi nel 2021, costringendo i catalani a investimenti irragionevoli per compensare le partenze. E la scorsa estate è stato Ousmane Dembélé a compiere lo stesso viaggio dalla Catalogna a Parigi.

La "remontada" ha quindi avuto conseguenze a lungo termine e la presenza sulla panchina catalana, in quella sera di marzo del 2017, di un certo Luis Enrique aggiunge pepe a questo nuovo capitolo. La carriera di allenatore di Lucho è decollata al Barcellona, con cui nel 2015 ha vinto da tecnico un triplete con Champions League, Coppa e Liga, aiutato dalla ‘MSN’ (Messi, Suarez, Neymar). Xavi, attuale tecnico blaugrana, suo compagno di squadra in campo (1998-2004) e suo capitano quando allenava il Barça (2014-2015), condivide idee simili sul possesso palla e sul bel gioco, ma con alcune sfumature. Entrambe le squadre sono molto giovani, con un'età media di circa 25 anni. Vitinha (24 anni), Bradley Barcola (21) e Warren Zaïre-Emery (18) sono tra le principali armi del Psg, mentre il Barcellona risponde con Paul Cubarsì (17), Alejandro Balde (20), Gavi (19), gli ultimi due infortunati, Pedri (21, in forte dubbio), Lamine Yamal (16).

Nell'altro quarto di finale tra Atletico Madrid e Borussia Dortmund, Gregor Kobel cercherà di fare meglio di Yann Sommer nel turno precedente. Con l'Inter, il portiere svizzero ha visto i Colchoneros rimontare all'87’ per forzare la decisione ai rigori. Rientrato dopo qualche settimana di pausa per infortunio, Kobel ha perso 1-0 contro lo Stoccarda lo scorso fine settimana.

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