CALCIO

Caso Acerbi: niente prove, niente sanzione

Il difensore dell'Inter era accusato dal brasiliano Juan Jesus di frasi razziste nei suoi confronti. ‘Mancanza del livello minimo di ragionevole certezza’

‘Grazie al cielo...’
26 marzo 2024
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Nessuna sanzione nei confronti di Francesco Acerbi, giocatore dell'Inter e della Nazionale italiana, per le presunte frasi razziste indirizzate al brasiliano del Napoli Juan Jesus. La Federcalcio italiana ha sottolineato la mancanza di prove conclusive. "Considerando che non è stato raggiunto il livello minimo di ragionevole certezza sul contenuto discriminatorio dell'infrazione commessa, si è deciso di non applicare le sanzioni previste dall'articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva", ha spiegato in un comunicato Gerardo Mastandrea, giudice responsabile delle questioni disciplinari per la federazione italiana.

In base a tale articolo, Francesco Acerbi (36 anni) era passibile di una sospensione di almeno dieci partite di campionato, che avrebbe posto fine alla sua stagione e compromesso seriamente la sua partecipazione a Euro 2024 in Germania (14 giugno-14 luglio). "Il contenuto discriminatorio, senza mettere in discussione la buona fede (di Juan Jesus), sembra essere stato percepito solo dal giocatore offeso, senza il supporto di alcuna prova esterna, sia essa audio, video o testimonianza diretta", si legge nella sentenza della Figc.

Il 17 marzo, durante la partita della 29ª giornata di Serie A tra i leader dell'Inter e i campioni in carica del Napoli, Juan Jesus aveva avvertito l'arbitro di un'espressione razzista rivoltagli da Acerbi mentre i due giocatori stavano litigando per un corner. Dopo la partita, Jesus aveva spiegato che Acerbi aveva "capito di aver esagerato" e si era scusato. Il giorno successivo, Acerbi, che era stato convocato per le due amichevoli dell'Italia, aveva lasciato il ritiro della Nazionale dopo aver fornito la sua versione dei fatti, dichiarando di non aver "voluto essere diffamatorio, denigratorio o razzista".

"I commenti di Acerbi non corrispondono alla realtà e a quello che mi ha detto", aveva reagito Juan Jesus sui suoi social network. "È insopportabile (...). Dobbiamo combattere il razzismo qui e ora".

Dura la reazione del Napoli alla decisione di assoluzione... “Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la ‘giustizia’ sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti”.

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