La ticinese, punta di diamante della Nazionale, era la grande favorita della prova e non ha deluso le attese. A Glarona grandi soddisfazioni per il Ticino
Era successo una prima volta nel 2018 grazie alla prodezza della chiassese Ilaria Kaeslin, e ora il titolo di campionessa svizzera assoluta torna per la seconda volta nel nostro cantone per merito di Lena Bickel, diciannovenne della Gem/Sfg Morbio Inferiore che sabato a Glarona ha dominato la gara lasciando a oltre 1 punto la seconda classificata, la neocastellana Pennisi, ancora junior considerati i suoi quindici anni, mentre terza è giunta la veterana Stefanie Siegenthaler.
La ticinese, punta di diamante della Nazionale rossocrociata, era la grande favorita della prova e come tale non ha deluso le aspettative, mostrandosi da subito in serata di grande vena. Al termine delle quattro prove del programma femminile, dunque, per lei una vittoria meritata e soprattutto la conferma che la strada verso gli imminenti Mondiali di Anversa è ormai spianata. Con lei in Belgio a inizio ottobre ci sarà anche la bellinzonese Caterina Cereghetti, che a Glarona avrebbe potuto salire sul podio – magari per l’argento, sicuramente per il bronzo – se non fosse stata fermata dall’allenatore nazionale, preoccupato per la nostra ginnasta, prima dell’ultima esibizione alla trave. Un leggero risentimento al termine dell’esercizio al volteggio ha infatti imposto al tecnico la prudenza, proprio in vista dell’impegno più importante dell’annata.
Per il Ticino è giunto un altro importante acuto grazie al brillante sesto posto della luganese Alessia Pagnamenta, mentre Deborah Salmina Arroyo, pure della Sfg Lugano, non al meglio della condizione fisica, si è presentata a questi Assoluti solo con l’ambizione di centrare la finale alla trave, purtroppo fallita per pochissimo. Gli Assoluti di Lena Bickel non si sono comunque chiusi con il titolo assoluto, in quanto il giorno successivo, durante le finali di specialità, sono giunte per lei altre tre medaglie: quella d’oro al suolo, specialità che l’aveva già vista prima subentrante alla finale di specialità degli Europei di Antalya la primavera scorsa, e quelle d’argento alle parallele asimmetriche e alla trave. Una grande iniezione di fiducia in vista dell’appuntamento mondiale, a cui Lena si avvicinerà con l'ambizione di cogliere una clamorosa qualificazione per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno. Con lei, come detto, ci sarà anche Caterina Cereghetti: le due ticinesi infatti erano riuscite a centrare questa qualificazione ad Antalya malgrado la negativa prestazione d’assieme della squadra rossocrociata.
In campo maschile, al di là della lotta per il titolo assoluto, l'appuntamento era molto atteso per valutare lo stato di salute dei cinque selezionati per Anversa, manifestazione che – ricordiamolo – sancirà le dodici nazioni elette per i Giochi 2024. Per questo secondo aspetto, non tutti sono usciti rassicurati dalla Turnhalle Bucholz di Glarona. Infatti i cinque neoselezionati (Seifert, Giubellini, Gischard, Baumann e Serhani) hanno sì mostrato una buona condizione tecnica presentando esercizi di grande spessore e di notevolissimi contenuti, ma sono anche incappati in qualche sbaglio di troppo, errori che devono essere evitati se si vuole raggiungere la terza qualificazione olimpica consecutiva. E poi c’è il risentimento al ginocchio di Gischard, emerso durante le finali di specialità. Una sua eventuale rinuncia sarebbe un serio colpo per le nostre ambizioni.
Ciò detto – il mese che separa questi Assoluti dai Mondiali può bastare e avanzare per rimettere tutto a posto – occorre sottolineare la perentoria vittoria di Noè Seifert, che concede il bis dopo il titolo ottenuto dodici mesi fa. L’argoviese, pur incappando in due errori (al suolo e alla sbarra), ha dato spettacolo ribadendo in maniera convincente che il numero 1 della ginnastica elvetica è lui. Alle sue spalle si è inserito il ventenne Luca Giubellini, mentre il terzo posto se l'è aggiudicato uno degli esclusi per Anversa, lo zurighese Tim Randegger, che ha approfittato alla grande delle incertezze dei ginnasti più attesi.
Unico ticinese in gara, il diciottenne chiassese Mirco Riva si è difeso in modo più che onorevole. Al termine del suo percorso completo, infatti, il ginnasta dell’allenatore Ivelin Kolev si è assestato in decima posizione, posizione davvero incoraggiante considerato che Mirco, assieme a un collega confederato, era il più giovane concorrente in gara.